ROBERTA BEZZI
Cronaca

"Le mie ballate ispirate alle novelle di Boccaccio"

Stasera al teatro Alighieri l’originale spettacolo di David Riondino: "Ne ho fatto anche un disco".

Stasera al teatro Alighieri l’originale spettacolo di David Riondino: "Ne ho fatto anche un disco".

Stasera al teatro Alighieri l’originale spettacolo di David Riondino: "Ne ho fatto anche un disco".

Far incontrare la ricerca universitaria con il grande pubblico, per disseminare le conoscenze al di fuori delle aule accademiche e delle società scientifiche. Va in questa direzione lo spettacolo ‘Decameron canzoni e storie’, un viaggio nel capolavoro di Boccaccio tra musica e racconto, proposto dal cantautore, musicista e scrittore David Riondino e dal filologo e musicista (bassista) Maurizio Fiorilla, questa sera alle 21 al teatro Alighieri di Ravenna. Insieme a loro sul palco altri quattro musicisti ‘I Professori’: la cantante Eleonora Cardellini, Paolo Antinori alla chitarra, Mirio Cosottini alla tromba, Massimo Chiapperi alla batteria, oltre a Laura Redaelli per le letture. Un evento speciale de ‘La stagione dei Teatri’, promosso in occasione del convegno internazionale ‘Boccaccio dantista e umanista’ a 650 anni dalla morte dello scrittore e poeta italiano, e pensato per i congressisti, i docenti, gli studenti e i cittadini.

David Riondino, già da qualche anno porta in giro lo spettacolo per i teatri italiani. Com’è nata l’idea?

"In occasione del settimo centenario della nascita di Boccaccio, ho collaborato con Fiorilla al programma radiofonico ‘Umana cosa’ su Radio 3, in cui sono intervenuti studiosi, scrittori, giornalisti e musicisti. Per ognuna delle dieci puntate, ho composto altrettante ballate musicali ispirate alle novelle boccacciane che sono state registrate. Ne è nato un disco, un tour di oltre 20 date nei teatri, e ora stiamo preparando un video".

Cosa l’ha divertita di più in questa esperienza?

"L’esercizio sulle parole a partire dal fraseggio di Boccaccio, la possibilità di raccontare da un altro punto di vista un’opera famosa. Un’operazione nel segno della divulgazione culturale che potrebbe essere ripetuta su altri capolavori letterari in modo da farli uscire dalle biblioteche e dalle università. Gli studenti universitari, intervenuti anche sul palco, sono stati i primi ad apprezzare la messa in scena di materiali in precedenza esposti e analizzati".

Quali delle novelle boccacciane più l’ha colpita?

"Mi piace molto quella sulla ‘Peste’ perché il linguaggio ‘suona’ bello, potente, evocativo di immagini concrete, che parla della disgregazione della società a partire da un morbo. Interessante è anche quella su ‘Madonna Filippa’ che, dopo aver dato al marito quel che il marito chiede, domanda al giudice che l’accusa di avere l’amante: "Se ho sempre dato quel che gli bisognava, che devo fare di quel che mi avanza? Dovrò gettarlo ai cani? O sarà meglio darlo a un gentiluomo molto innamorato…".

Programmi per l’estate oltre al tour boccacciano?

"Tornerò al festival ‘Il giardino della poesia’ a Casa Pascoli, di cui sono stato direttore artistico per un decennio, per leggere alcuni brani di Carmelo Bene. Sarò inoltre in giro per la lettura di materiali epici nell’ambito di un progetto a cura del regista Sergio Maifredi".

Roberta Bezzi