"Le nostre aree umide sono abbandonate a sé stesse"

L’aggressione dello scorso giovedì alla foce del Bevano è stata al centro dell’ultimo intervento di Alberto Ferrero, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia. "È da tempo che denunciamo la situazione di totale insicurezza e illegalità in cui si trovano le nostre aree umide: zone di pregio naturalistico e di bellezza incomparabile, divenute ormai terra di

nessuno – commenta Ferrero –. Prima i furti, poi gli atti di vandalismo, poi la pesca di frodo e il bracconaggio, l’incendio della torretta di avvistamento nella Valle Mandriole e infine la guida naturalistica malmenata da pescatori di frodo alla foce del Bevano. Questa è la conseguenza di anni di incuria sotto ogni aspetto".

Le aree umide nel comune di Ravenna "hanno specificità diverse e, in parte, problemi diversi, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto ambientale – continua Ferrero –. Tuttavia, dal punto di vista della sicurezza, si può affermare che vi siano problemi simili e tutti derivati dal mancato controllo del territorio. Per contrastare tali fenomeni sarebbe importante utilizzare sistemi di videosorveglianza nelle vie di accesso e collaborare con i guardiapesca volontari. Chi in questi anni ha permesso che la situazione sfuggisse di mano, vale a dire l’amministrazione, non può limitarsi a condannare in gesto. Ci aspettiamo delle soluzioni, non delle parole. Le nostre aree umide devono essere inserite in un generale progetto di riqualificazione, sia ambientale sia di sicurezza, con investimenti economici tesi a renderle, fruibili, salubri e sicure. E con il necessario rispetto dell’ambiente che, adesso e ancora di più negli anni a venire, dovrà diventare la bussola di ogni scelta politica".