Le prime moto realizzate da una stampante

Dopo le case in 3D la nuova sfida della Wasp di Massa Lombarda. Siglato accordo con la Honda Research and Development Europe

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Dopo la stampa delle case in argilla, arriva quella delle moto. La Wasp di Massa Lombarda, azienda leader nel settore della stampa 3D guidata da Massimo Moretti, ha siglato un accordo con la Honda Research and Development Europe per creare il primo prototipo di moto realizzato da una stampante.

La collaborazione con la casa motociclistica è nata un anno fa e si è sviluppata nel corso dei mesi nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia. "Il primo contatto - spiegano dall’azienda massese - è avvenuto da Honda tramite il responsabile del modelling di Honda Europe, Antonio Arcado. Da tempo Arcado era interessato a sviluppare un processo di questo tipo. Ha trovato in rete la nostra azienda e da lì è nata la collaborazione". Il prototipo al quale la Wasp insieme al team di Honda R&D Europe stanno lavorando sarà pronto fra un mese e mezzo circa. "Stiamo perfezionando l’estrusore collegato alla stampante - continuano dalla Wasp. "L’estrusore è fondamentale per espellere l’argilla industriale utilizzata per realizzare il prototipo. La composizione dell’argilla industriale è diversa rispetto all’argilla comune, è molto più densa, simile alla plastilina". I vantaggi legati all’uso di una stampante nel processo di creazione di una moto sono molteplici.

"Il processo industriale è completamente diverso - spiegano - e da sottrattivo diventa additivo con significativi risparmi in ordine di tempo, denaro e materiale. Mentre ora la realizzazione di una moto parte da un blocco di argilla al quale viene tolto materiale al fine di modellarlo, la stampante opera in senso contrario, partendo da zero e aggiungendo materiale fino alla creazione del prodotto. L’intervento dell’uomo serve soltanto a perfezionarlo". I primi risultati ottenuti "sono già - sottolineano da Wasp - molto soddisfacenti". In attesa di completare il prototipo Honda, l’azienda massese continua a seguire anche i suoi progetti. Parliamo delle case realizzate con la stampa tridimensionale e quindi di Tecla, il modulo abitativo in terra cruda la cui struttura esterna, composta da due cupole che si abbracciano, una per la zona giorno e l’altra per la zona notte, è terminata a gennaio. Nella seconda settimana di aprile, dopo le festività pasquali, sarà completata anche internamente. "Ci sarà sempre più necessità in futuro di abitazioni sostenibili - continua l’azienda massese –. A Capalbio ad esempio, stiamo costruendo una abitazione privata con una base di terra cruda e la parte superiore in legno".

Accanto ai progetti, la Wasp sviluppa anche la tecnologia necessaria per realizzarli. In cantiere, per quanto riguarda le stampanti, c’è la Delta Wasp Production 2040, stampante a rullo che consente di produrre oggetti dalle forme diverse la Delta Wasp 2070 Tech dedicata alla stampa di polimeri tecnologici che richiede temperature particolarmente elevate.

Monia Savioli