LUCIA BONATESTA
Cronaca

Le richieste dei ragazzi al futuro sindaco: "Trasporti migliori, più ciclabili e spazi gratuiti dedicati ai giovani"

Cosa si aspettano i neodiciottenni da chi governerà la città dopo le elezioni del 25 e 26 maggio? "Mobilità ’verde’, più attenzione al mondo della scuola e sicurezza nella zona della stazione".

Le aspettative dei neodiciottenni. Tra le principali richieste quella di trasporti più attenti alle loro esigenze

Le aspettative dei neodiciottenni. Tra le principali richieste quella di trasporti più attenti alle loro esigenze

Se "Ravenna città universitaria?" è stato uno dei temi più affrontati della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 25-26 maggio, gli adolescenti e la scuola sono passati piuttosto in sordina. A una settimana dal voto, abbiamo incontrato alcuni di loro – neomaggiorenni e studenti di quinta superiore – per capire quali siano le loro richieste e la loro visione della città. Più spazi di aggregazione, trasporto pubblico più capillare, sicurezza stradale e urbana: queste le principali questioni emerse. La diciannovenne Emma Boulus, ad esempio, dice: "Ravenna è una città a misura d’uomo e, anche solo rispetto a Bologna, è organizzata meglio. Tra i punti deboli, però, ci sono le strade piene di buche, che raramente vengono sistemate e rattoppi durano poco. Poi, io sono di Marina Romea e lì il problema sono le radici: un pericolo per gli scooter e non solo". Matteo Franchini, che domenica voterà per la seconda volta dopo le regionali, solleva, invece, il problema dei "collegamenti con le città limitrofe come Forlì, Bologna e Ferrara". Poi, chiede più trasporti pubblici nel forese, perché "in alcuni casi se perdi l’autobus per andare a scuola, non ne hai più fino all’orario di uscita"; infine, vorrebbe "spazi gratuiti per i giovani, dove possano incontrarsi e promuovere la cultura". Isabel Lombardi di Borgo Sisa spiega: "Io vengo a scuola in autobus, ma l’orario non combacia con quello di entrata: arriviamo prestissimo e ci tocca aspettare. Credo anche che si possa fare un po’ di più per la sicurezza nella zona della stazione: servirebbero più luci". Anche Alissa Lelli, che viene da Fosso Ghiaia, solleva la questione dei bus e delle attività serali: "In alcuni paesini più lontani non arrivano o passano troppe poche volte al giorno, le corse andrebbero aumentate. Poi mi piacerebbe che ci fossero più piste ciclabili per potersi muovere in modo più sostenibile e per ridurre il traffico, soprattutto in primavera. Infine, Ravenna si sta evolvendo e sta diventando una città universitaria, ma ancora non lo è del tutto: soprattutto durante la settimana ci sono poche attività da fare". Tommaso Maldolesi, neodiciottenne, è contento della città: "Devo dire che io a Ravenna mi trovo bene. Il problema è che in inverno ci sono poche attività da svolgere e luoghi in cui ritrovarci. A parte il Cinema City, che è il luogo di incontro dei giovanissimi, non c’è molto. Servirebbe un altro posto in cui ci siano diverse attività di svago e un’area ristoro. Per fortuna, in estate la situazione si ribalta completamente, avendo la fortuna di avere la Riviera". Greta Berardi, infine, ritiene che "Ravenna dovrebbe ascoltare di più le richieste degli studenti, anche relativamente alla scuola. Spesso ci viene detto che inizieranno dei progetti, ma poi non vengono realizzati. Inoltre, ci sono dei problemi nelle aule: in alcune termosifoni al massimo e in altre anche d’inverno spenti. Ogni volta bisogna avanzare più richieste, ma spesso non veniamo ascoltati".

Lucia Bonatesta