Legava direttori e impiegate 4 anni a bandito di banche e Poste

Ha patteggiato quattro anni per tre rapine di danni di banche e uffici postali di Ravenna, in continuazione con un anno e otto mesi rimediati per un altro colpo, quella volta fallito, ai danni nuovamente di un ufficio postale. L’uomo, Antonio Caso, napoletano di 48 anni, davanti al Gup era difeso dall’avvocato Carlo Benini. Le rapine risalgono all’estate 2021 e l’imputato le aveva commesse unitamente ad altri complici rimasti sconosciuti. Il 9 giugno banditi travisati si erano impossessati di 11mila euro durante un colpo alla Cassa di Risparmio di Ravenna, agenzia di Classe, nel corso della quale erano stati legati i polsi al direttore e a una cassiera, poi rinchiusi nel bagno. Sfiorava i 20mila euro, invece, il colpo messo a segno il 15 luglio ai danni dell’ufficio postale di via Fiume Montone Abbandonato, quando i rapinatori prima di fuggire rinchiusero nella sala archivio la direttrice, due dipendenti e una cliente. Il 10 agosto i banditi, di cui due rimasti ignoti, penetrarono nello stesso ufficio postale, bloccarono i dipendenti, ma a mandare all’aria la rapina fu una cliente, riuscita a fuggire e a dare l’allarme. Un altro tentativo di rapina a un ufficio postale, questa volta in via Pola, fu invece sventato dalla polizia il 15 novembre 2021. Quella volta Caso, poi arrestato, indossava una maschera in lattice e con sé aveva fascette di plastica già pronte da utilizzare come manette.