L’emergenza non è ancora finita Tutta la provincia colpita al cuore

L’acqua è arrivata anche a Lugo. A Ravenna nuove evacuazioni nelle zone sud e strade chiuse

L’emergenza non è ancora finita  Tutta la provincia colpita al cuore

L’emergenza non è ancora finita Tutta la provincia colpita al cuore

Un’altra giornata campale, quella di ieri, per contrastare i pesantissimi danni che sta procurando la seconda ondata alluvionale dopo quella dei primi di maggio.

A Faenza, il comune più colpito in provincia, è stata predisposta la distribuzione di cibo – grazie a vigili del fuoco e protezione civile - per coloro che ancora sono rifugiati ai piani alti delle proprie abitazioni. Per i cittadini colpiti dall’alluvione, impossibilitati a prepararsi autonomamente i pasti, è possibile recarsi presso il centro fieristico di via Risorgimento dove è attivo dalle ore 12 di ieri un punto di distribuzione. Tutto questo rende bene l’idea della catastrofe che ha colpito famiglie e imprese. Per chi si trova nella zona Borgo e che, quindi, non può raggiungere il centro fieristico in quanto ancora chiusi i ponti di collegamento tra le due parti della città, è attivo dalle ore 13 un analogo punto di distribuzione pasti presso la Parrocchia di Santa Maria Maddalena.

Le scuole sono chiuse in tutti i comuni della Romagna Faentina, fino a lunedì 22 maggio compreso. Ci sono anche delle zone dove i soccorsi sono lenti e complicati perché l’acqua è ancora alta, perché non c’è energia elettrica, perché non funzionano le linee telefoniche, perché anche le più semplici comunicazioni sono molto complicate.

Lugo, fino alla nottata di ieri, sembrava essere illesa dal passaggio dell’alluvione. Invece ieri mattina il centro si è trovato sott’acqua. Ci sono stati allagamenti diffusi. Sono stati attivati gli interventi di soccorso portati avanti in modo continuativo dai vigili del fuoco, dai sommozzatori della polizia, dall’esercito, con l’ausilio dei carabinieri, della polizia locale e della polizia di Stato. Le scuole, di ogni ordine e grado, saranno chiuse almeno fino a domani, sabato. Riguardo alla mancanza di corrente elettrica che viene segnalata in alcune zone della città, Enel sta facendo le verifiche per riattivare ulteriori cabine. "Si sono diffuse molte notizie false - spiega il Comune - diffuse attraverso i social come quella di un distacco programmato di luce e acqua, mentre è vero che in diverse zone manca l’energia o l’acqua per motivi legati all’alluvione". Al PalaSabin ci sono quasi trecento persone, anche tra chi è stato soccorso a S. Agata sul Santerno.

A Bagnacavallo, nel corso della giornata, si sono rese necessarie alcune ordinanze di evacuazione per l’area artigianale, la zona delle Fonti di Tiberio, via Repubblica, e in diverse vie di Villanova e Glorie.

Anche a Ravenna sono state numerose le ordinanze di evacuazione. In particolare hanno dovuto lasciare le abitazioni gli abitanti di San Pietro in Trento, Pilastro, Ragone, Roncalceci, Longana, Ghibullo, Filetto e Coccolia. Per loro il centro di emergenza di riferimento è il PalaCosta. E ancora, San Michele, Fornace Zarattini e Villanova di Ravenna, Conventello, accoglienza all’Iti Nullo Baldini. In serata la statale 16 è stata chiusa dall’incrocio con la statale 309 ‘quadrifoglio’ fino ad Alfonsine in entrambe le direzioni. Una trentina le strade chiuse.

Le persone che hanno trovato accoglienza presso le sedi allestite dai Comuni sono state oltre 4mila nel ravennate, cinque le cucine mobili operative: due a Faenza, una a Riolo Terme, una a Solarolo, una a Sant’Agata. Intanto, a causa di un guasto Telecom, l’Ausl Romagna ha attivato un nuovo numero verde di guardia medica: 800 118 009.

lo.tazz.