"Letti, mobili e addobbi di Natale. Così aiutiamo gli alluvionati"

Faenza, l’importante iniziativa di un gruppo di volontari che hanno base in un magazzino in via Mengolina. L’idea è venuta a Loris Marziali dopo il primo allagamento all’inizio dello scorso maggio.

"Letti, mobili e addobbi di Natale. Così aiutiamo gli alluvionati"
"Letti, mobili e addobbi di Natale. Così aiutiamo gli alluvionati"

Dentro al grande magazzino di via Mengolina a Faenza c’è uno spazio in cui si trovano le poltrone, i divani e i letti. In un’altra area si trovano i materassi, di varie dimensioni. Poi c’è un’area in cui vengono stoccate tutte le credenze, gli armadi e i tavoli. Proseguendo verso l’interno ci sono poi le cucine, con i pensili, e a parte, i lavelli. La lista è lunga e il magazzino è pieno. Non si tratta di uno show-room d’arredamento, ma di un magazzino solidale, aperto poco dopo la prima alluvione di inizio maggio scorso grazie a un’idea del faentino Loris Marziali. Trascorsi sei mesi dalla seconda alluvione il magazzino continua a svuotarsi e a riempirsi, anche per merito delle ‘staffette’ organizzate da Annalisa Gagliano. I mobili sono quasi tutti smontati, ma di fianco ci sono le fotografie di come sarebbe una volta montato, e in qualche caso anche il nominativo e il numero di telefono della persona a cui sarà assegnato. Nessun mobile si paga, l’unica regola per aggiudicarseli riguarda il fatto di essere stati alluvionati. Il controllo non è difficile, visto che tra i volontari ci sono persone a loro volta alluvionate.

Si procede così: "Ogni sabato mattina qui è aperto – spiega Gagliano –. Le persone possono venire qui, girare per il magazzino, scegliere autonomamente l’elemento d’arredo che preferiscono e farselo assegnare. Se ci si organizza per portarlo a casa e montarlo in autonomia è meglio. Altrimenti ci sono anche le assegnazioni dirette. Ci sarebbe anche un termine massimo per il ritiro". L’ultimo tir è arrivato martedì, giorno in cui una dozzina di volontari si sono dati

appuntamento e nel tempo di una pausa pranzo hanno scaricato i mobili provenienti da Monza e da Reggio Emilia. Ad operare in modo totalmente gratuito infatti non sono solo i volontari, che operano in rete comunicando tramite gruppi whatsapp e social network. Per i trasporti infatti ci si affida ad alcune ditte che prestano la propria opera "in forma totalmente gratuita – prosegue Gagliano –. In questo caso si tratta della Ciclat, che ha già svolto per nostro conto diversi viaggi".

Il lavoro come detto è continuo, prosegue ininterrottamente da giugno scorso e molto probabilmente proseguirà fino alla fine di dicembre: "Non ci occupiamo solo di mobili. Adesso abbiamo lanciato un progetto che prevede la raccolta e la distribuzione gratuita anche di luminarie, alberi di natale, elementi del presepe e tutto ciò che riguarda la festività natalizia. Articoli che di solito si tengono in cantina e che con l’alluvione sono andati irrimediabilmente distrutti o persi".

Damiano Ventura