Letture Classensi Convegno su Dante e l’eredità dei classici

Sabato alle 15 l’appuntamento nella Sala Dantesca della biblioteca. Il professor Stefano Carrai ha pubblicato con Longo un volume. .

Letture Classensi  Convegno su Dante   e l’eredità dei classici

Letture Classensi Convegno su Dante e l’eredità dei classici

Sabato alle 15, nella Sala Dantesca della biblioteca Classense, si rinnoverà il tradizionale appuntamento con le Letture Classensi, prestigioso contributo ravennate nel solco di una prassi secolare di lettura ed interpretazione. Dante e l’eredità dei classici è il tema prescelto per le Letture 2022, curate dal professor Stefano Carrai, ordinario di Letteratura Italiana e preside della Classe di Lettere e Filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, e pubblicate dall’editore Longo in un volume, il 51° della serie, che verrà presentato per l’occasione.

Dopo il primo incontro tenutosi il 1° ottobre 2022, in cui il prof. Carrai trattò di Dante e la poesia classica, il 20 maggio prossimo gli studi prodotti dallo stesso Carrai e da Sara Calculli, Paolo Falzone, Sonia Gentili e Giorgio Inglese, tutti docenti della Sapienza - Università di Roma, saranno al centro di una tavola rotonda coordinata dalla professoressa Sebastiana Nobili (Università di Bologna).

Le Letture Classensi 2022 prendono in esame il rapporto che Dante ebbe con gli autori della latinità aurea, letti dal poeta di prima mano e con grande passione. Il saggio del prof. Carrai, in particolare, mette in rilievo come alcune storie e personaggi della mitologia classica siano stati particolarmente familiari a Dante e fecondi di suggerimenti importanti per la sua opera di scrittore. La ricerca si completa con gli approfondimenti degli altri studiosi, che affrontano alcuni aspetti di tale dinamica testuale: dai loro saggi emerge soprattutto l’idea che il poeta ebbe della poesia latina e di quegli autori di cui egli si considerava erede. I poeti chiamati in causa per un confronto più o meno ravvicinato servono da reagenti, in questi studi, per capire meglio quale fosse il modello poetico che essi proposero a Dante e come, su quella base, egli si forgiò una propria poetica classicistica, ben diversa da quella che sarebbe stata di lì a poco di Petrarca, e nondimeno destinata ad influire sulle opere dei poeti futuri dell’Italia e del mondo intero.

Sempre il 20 maggio, e ancora in Sala Dantesca, dalle 9 alle 11, si terrà una sessione plenaria del quarto Congresso Dantesco InternazionaleInternational Dante Conference “Alma Dante 2023” promossa dall’Università di Bologna. "Le Letture Classensi rappresentano un elemento centrale e irrinunciabile dell’offerta culturale per una città come Ravenna che da sempre coltiva l’eredità dantesca", spiega l’assessore alla cultura, Fabio Sbaraglia. "La nuova modalità di presentazione al pubblico delle Letture Classensi, che prevede il dialogo e il confronto tra gli autori dei contributi del 51° volume – aggiunge Silvia Masi, direttrice dell’Istituzione Biblioteca Classense –, ha l’obiettivo di rendere più dinamica la fruizione dei contenuti e favorire lo scambio di esperienze tra gli studiosi, così da stimolare anche una partecipazione più attiva del pubblico, che da molti anni segue con interesse questo importantissimo appuntamento. La collaborazione con il Congresso Dantesco Internazionale costituisce poi un’ulteriore opportunità di collaborazione e valorizzazione del lavoro svolto in primis dal prof. Carrai, che ringrazio molto unitamente alla prof.ssa Nobili, e che, lo posso preannunciare con soddisfazione, ha accettato l’importante incarico di coordinare il gruppo di studio che porterà alla realizzazione delle Letture Classensi per il 2023-24", conclude.