Faenza, bambina con la leucemia. La classe si vaccina per lei

Quasi tutti i compagni hanno fatto l’iniezione antinfluenzale. Ridurrà i rischi per la piccola, immunodepressa. Il ministro Bussetti: "Fiero di questi bambini"

Una scuola elementare (foto d'archivio)

Una scuola elementare (foto d'archivio)

Faenza (Ravenna), 13 gennaio 2019 - "Per Lisa ci vacciniamo contro l’influenza". Lisa è una bambina di nove anni che frequenta la quarta elementare di una scuola faentina. La famiglia a maggio ha scoperto, dopo una serie di indagini, che era affetta da leucemia Linfoblastica acuta di tipo B. La bimba per i primi mesi dell’anno scorso ha frequentato la scuola.

Ma dopo il test positivo alla malattia ematica dall’ospedale di Faenza – «dove abbiamo incontrato personale meraviglioso», dice la mamma Cristina – è stata indirizzata all’ospedale di Rimini, nel reparto di Oncoematologia; qui ha iniziato la chemioterapia con dosi di cortisone ad alto dosaggio. La terapia a cui viene sottoposta Lisa prevede il totale isolamento perché i forti dosaggi di farmaci abbattono le difese immunitarie e la espongono al rischio di virus che in quelle condizioni aggraverebbero di molto il suo quadro clinico.

«Abbiamo attivato una rete con i suoi amici – racconta Cristina – per non farla sentire sola e così attraverso un servizio di videochiamata via internet il giorno del suo compleanno Lisa ha potuto salutare la classe, una cosa davvero emozionante e che ha riempito di gioia tutti».

La bimba, che ha due sorelle più piccole, non ha più potuto frequentare la scuola, così come i luoghi affollati, perché verrebbe esposta a qualsiasi tipo di virus. Anche un semplice raffreddore per lei sarebbe pericolosissimo. Per questo sono stati attivati i protocolli previsti e le insegnanti, con le dovute cautele, vengono a trovare Lisa un paio di volte alla settimana.

Intanto i compagni attraverso un collegamento in videochiamata hanno continuato a essere in contatto con lei, tanto che la scuola ha ritenuto di acquistare un pc portatile, diventato elemento fondamentale attraverso il quale Lisa può essere in contatto con i compagni. E non è escluso che attraverso internet le si possa far seguire delle lezioni.

«Sicuramente l’isolamento è la cosa che pesa di più», spiega la mamma. Ma c’è stato qualcos’altro. In previsione del ritorno di Lisa a scuola, che potrebbe avvenire tra febbraio e marzo dopo un nuovo ciclo di terapia, la dirigenza dell’istituto ha deciso di spostare la classe in un’aula più grande proprio per far correre meno rischi alla bambina perché in spazi più ridotti aumentano le concentrazioni di batteri e virus. Rimaneva il problema delle difese immunitarie basse che Lisa avrà al suo rientro in comunità. I medici hanno spiegato che la vaccinazione antinfluenzale di almeno la metà della classe avrebbe evitato rischi per la bimba.

«Così – spiega Cristina – nella chat della classe ho chiesto, ovviamente senza alcuna pretesa, se ci fosse la disponibilità da parte delle famiglie dei compagni di Lisa. Non mi aspettavo una risposta così ampia». Più di due terzi delle famiglie sono state ben liete di sottoporre i figli al vaccino. «Quando abbiamo preso accordi con il servizio vaccinazioni dell’Ausl di Faenza – dice ancora la mamma di Lisa – le stesse operatrici dell’ambulatorio sono rimaste commosse dal gesto delle famiglie tanto che la Regione ha concesso gratuitamente i vaccini». In questi giorni i bimbi sono stati ricevuti a gruppi e sottoposti a vaccinazione. I compagni di classe ora stanno cominciando a prepararsi al ritorno di Lisa in classe. Dovranno essere prese varie precauzioni che comportano un’attenzione scrupolosa su tutta una serie di norme igienico sanitarie come lavarsi bene le mani, non starnutire verso un compagno e altre. «Un gesto d’amore da parte dei compagni e delle loro famiglie – conclude Cristina - non si dimentica facilmente, il tutto per Lisa ed è per questo che li ringrazio di cuore».

Il ministro Bussetti: "Fiero di questo bambini"

"Sono molto fiero dei bambini della scuola di Faenza, che hanno deciso di vaccinarsi contro l’influenza per permettere a una loro compagna, in questo momento in ospedale per curare la leucemia, di tornare in classe con loro nelle prossime settimane senza correre rischi", l'ha scritto su Facebook il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti.

"Voglio ringraziarli, insieme ai loro genitori e ai loro insegnanti, per la sensibilità e la prontezza che hanno dimostrato. - continua -. Hanno compiuto un gesto di grande responsabilità e solidarietà. Dimostrando con i fatti che la scuola è una grande comunità: in classe non si va solo per studiare, si stringono relazioni, si impara ad avere rispetto e cura gli uni degli altri".

"Questi studenti ci hanno dato un’importante lezione. - la chiosa-. Ci hanno ricordato che è a scuola che si diventa cittadini e che il contributo di ciascuno di noi è fondamentale per migliorare la vita di tutti".