LeWitt, non si torna indietro, l’opera rimane

Andrà solo temporaneamente nei depositi durante la Biennale del Mosaico. Il direttore del Mar: "C’è la volontà di valorizzarla"

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La grande opera Wall Drawing #570 di Sol LeWitt, che tante polemiche aveva suscitato nei mesi scorsi, torna nei depositi del Mar, ma per poco. Il Museo non torna sui suoi passi, anzi conferma l’intenzione di continuare a valorizzare ed esporre l’opera dell’artista americano, padre dell’arte concettuale, che resterà visibile fino a domenica 17 luglio. Sarà rimossa per lasciare il posto alla mostra principale della Biennale del mosaico contemporaneo in programma in autunno. A breve infatti il Mar entrerà nel vivo dei lavori preparatori all’edizione 2022.

"L’opera di LeWitt – spiega Roberto Cantagalli, direttore del Mar – andrà nei depositi, ma di sicuro non per i prossimi trentaquattro anni. Si tratta di una sistemazione provvisoria in vista degli allestimenti per la Biennale del mosaico. Rimane l’intenzione di continuare a valorizzare l’opera, riteniamo ci siano tutte le condizioni per farlo. Il prossimo anno è in programma il riallestimento della sezione di arte contemporanea del Museo. Al suo interno si può pensare ad una sistemazione del lavoro di LeWitt, dovremo ragionare sulle modalità, perché è un’opera di tredici metri, che richiede spazi molto grandi. Si può pensare ad esposizioni temporanee che consentano al pubblico di vederla periodicamente. Di sicuro non scomparirà nuovamente nei depositi". Cantagalli assicura che dalla fondazione LeWitt non sono arrivate indicazioni di alcun tipo su un eventuale contrarietà ad esporre l’opera. La polemica era nata quando il Mar, dopo oltre trent’anni, ha deciso ad aprile di esporre l’opera che giaceva nei depositi dagli anni Ottanta, da quando era stata realizzate per una mostra alla Loggetta Lombardesca. Wall Drawing #570 appartiene a un ciclo di lavori che l’artista ha realizzato con l’intenzione, queste le sue parole, che fossero distrutte al termine delle esposizioni. Quella di Ravenna, su cui LeWitt non si è mai espresso in maniera specifica, non era stata distrutta ma conservata. Per questo c’è chi aveva visto nella decisione di riesporla una mancanza di rispetto nei confronti delle volontà dell’artista. Da qui la discussione tra i favorevoli all’esposizione, anche in nome di un concetto collettivo dell’arte, e i contrari.

In quest’ultima settimana di esposizione ci sarà la possibilità di approfondire alcuni temi dell’arte contemporanea, grazie a due appuntamenti di visita guidata alle collezioni. Appuntamento oggi e giovedì alle 17. Prenotazioni 0544 482477, il costo è di 5 euro. Info.: www.mar.ra.it.

Annamaria Corrado