‘Libro d’artista’, in mostra la sua trasformazione nei secoli

L’esposizione sarà inaugurata oggi all’Accademia di Belle Arti. Il progetto affronta il legame. tra i volumi e la natura

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Dalla nuova sede dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna (Palazzo ex Mps, in piazza Kennedy 7) partirà oggi, alle 17, la prima tappa della mostra itinerante ’Il libro ha radici e semi, la veste flessibile del libro d’artista’. Il progetto, lanciato dall’Accademia di Bologna, coinvolge otto facoltà di Belle Arti italiane e spagnole, fra le quali quella di Ravenna. La mostra ruota attorno al ’libro d’artista’, sopravvissuto alle rivoluzioni digitali, alle crisi economiche, alla pandemia e alle leggi del mercato che da tempo avrebbero dovuto renderlo un oggetto obsoleto. Nei secoli, è rimasto tale, ma non ha mai smesso di reinventarsi. Il libro d’artista veste oggi nuovi materiali per attraversare i vasti ambiti della comunicazione visiva e concettuale. È divenuto un ’oggetto e soggetto’, in grado di interagire con chi lo crea, lo osserva e lo interroga.

È questo il terreno esplorato da ’Il libro ha radici e semi’, ideato come un progetto ’naturale’ per il tema prescelto, perché oggi la necessità di ricostruire un rapporto con la natura si impone come il dibattito collettivo più urgente. In mostra è esposto anche un video che racconta le esperienze dei diversi gruppi di lavoro. Il catalogo è a cura di Manuela Candini, con la collaborazione di Elena Menini per la grafica. Include una presentazione della direttrice Cristina Francucci, un testo di Maria Rita Bentini, e otto sezioni dedicate alle singole istituzioni partecipanti. La sezione dell’Accademia ravennate, a cura di Paola Babini, ospita le opere di Camilla Carroli, Rebecca Fusconi, Cristina Sacchini, Aurora Secchia, Lara Silvestre, Bruno Ughi.

La mostra rimarrà aperta fino al 22 dicembre, dal martedì al venerdì (ore 14-19) e il sabato (ore 10-13 e 15-18).