La passerella che attraversa il parco naturale per sbucare vicino a Foce Bevano ora poggia su due pali e non più sulla duna. La palizzata eretta lo scorso anno è stata abbattuta e della duna sommersa non si hanno notizie: i due interventi dovevano servire a proteggere l’arenile, ma nulla hanno potuto contro la mareggiata che nelle prime ore di giovedì si è abbattuta sul litorale ravennate, colpendo in particolare Lido di Dante. Il maltempo era stato annunciato da un allerta meteo valida fino alla mezzanotte di mercoledì e poi riproposta da mezzogiorno a mezzanotte di ieri. "Ho scoperto i danni provocati dal mare in burrasca di prima mattina quando, sono venuto a vedere se la mareggiata aveva fatto disastri" racconta Andrea Scarabelli, presidente della Pro Loco. "I lavori completati lo scorso anno non sono serviti a nulla. Le onde e le correnti hanno sfilato i pali della palizzata eretta per proteggere la spiaggia. Quella di Lido di Savio è ancora in piedi, forse perché lì hanno utilizzato pali più grossi e conficcati più in profondità rispetto a Lido di Dante" aggiunge Scarabelli. La mareggiata si è mangiata la duna a ha lasciato la passerella appoggiata su due soli pali. "Ho già segnalato i problemi che si vengono a creare. La passerella in legno la utilizziamo per le escursioni estive nella riserva naturale che si affaccia sulla zona ‘rossa’ interdetta al turismo. Adesso vedremo come si potrà intervenire. Il fatto è che si procede con tanti monitoraggi e tanti progetti, ma di lavori che funzionano veramente non se ne vedono". Per Scarabelli "l’aggressione del mare è sempre più violenta e bisogna individuare una progettualità all’altezza" tenendo conto che la pineta Ramazzotti è sempre più vittima dell’ingresso di acqua salata. Gli ultimi lavori per proteggere Lido di Dante sono costati la bella cifra ...
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