CronacaLite col prete, salta il battesimo a Lido Adriano

Lite col prete, salta il battesimo a Lido Adriano

La madrina: "Tutto per 5 minuti di ritardo". Ma per le figure ecclesiastiche coinvolte c’era di più

Alla fine il bimbo ha ricevuto il sacramento, ma altrove (foto di repertorio)

Alla fine il bimbo ha ricevuto il sacramento, ma altrove (foto di repertorio)

Lido Adriano (Ravenna), 15 maggio 2022 - La data era stata fissata e i parenti erano arrivati da lontano per assistere al battesimo di padre e figlio. Ma qualcosa è andato storto e la doppia cerimonia non c’è stata: dopo una lunga discussione il sacerdote si è rifiutato di battezzare entrambi, e alla fine solo il bambino ha ricevuto il sacramento in un’altra chiesa.

L’episodio è avvenuto venerdì pomeriggio a Lido Adriano, dove il parroco è don Silvio Ferrante. Per la famiglia all’origine della discussione c’era un semplice ritardo di 5 minuti, per le figure ecclesiastiche coinvolte molto di più. E ora, per venire a capo della questione, la famiglia sta pensando di rivolgersi direttamente al vescovo.

"La cerimonia doveva essere alle 17 – racconta Alba Urciuolo, madrina del bimbo –. La famiglia frequenta la chiesa da un paio di mesi, il padre e la madre del bambino hanno fatto un corso serale. Il pomeriggio prima del battesimo il prete aveva chiesto a entrambi di presentarsi tra le 16 e le 16.30, ma lavoravano e non sono riusciti a prendere un permesso. Sono arrivati in chiesa alle 20, dopo il turno, e il prete ha detto loro che non era più orario, ma ha ribadito che non voleva fare il solito battesimo, ma un percorso più strutturato".

Forse questo episodio ha preparato il terreno per la lite del giorno successivo: "Dovevamo essere in chiesa alle 17, siamo arrivati alle 17.05/17.06: il tempo di vestire il bambino che si era svegliato con la luna storta – prosegue Urciuolo –. Il parroco si è arrabbiato, ha detto che quello non era il modo, che non era una festa ma un sacramento. Abbiamo chiesto scusa per il ritardo. Dopo un quarto d’ora di discussione, il prete ha detto che quel giorno non avrebbe battezzato nessuno, forse in futuro. Io e il padre del bimbo abbiamo cercato di coinvincerlo per più di mezz’ora. Si è lamentato anche perché noi parenti per l’occasione avevamo noleggiato una limousine, un aspetto irrilevante".

La famiglia non voleva aspettare: dei circa 50 invitati, 40 erano arrivati dalla Sicilia. E così è stato contattato il parroco di Marina di Ravenna, don Paolo Babini, che alla fine ha battezzato solo il bambino: "Ma i sacramenti sono un dono, non un diritto – commenta –. Io innanzitutto ho chiesto di parlare con don Silvio, perché non volevo scavalcare un confratello. So che lui ha agito con coscienza e non arbitrariamente, e se il parroco ritiene che non ci siano le condizioni per ricevere un sacramento può non darlo".

Don Paolo Babini racconta di essere stato contattato da una persona terza, e non dalla famiglia direttamente: "E non trovo che questo sia il modo corretto di agire, ma non volevo che un rifiuto fosse interpretato come una mancanza di disponibilità da parte della Chiesa, cosa che non è. Purtroppo non ho potuto verificare se le persone fossero in buona fede o no. Io ho celebrato il battesimo, ora sarà Dio a trovare spazio nella famiglia".