"Lo spegnimento dei lampioni interruzione di pubblico servizio"

La Pigna, FdI, Lega e Viva Ravenna: "L’occasione per il dietrofront è la seduta del Comitato per la sicurezza del 7 dicembre"

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Continua a fare discurere lo spegnimento dei lampioni a Ravenna nelle ore centrali della notte. Venerdì sera un centinaio di persone ha preso parte alla camminata per chiedere un dietrofront riguardo alla decisione del buio notturno (foto). "Le perplessità del prefetto e delle Forze dell’Ordine di Ravenna in merito allo spegnimento dell’illuminazione pubblica hanno suscitato grande indignazione nei Ravennati – scrivono i gruppi La Pigna, Fratelli d’Italia, Lega-Salvini Premier, Viva Ravenna –. È quindi più che probabile che tali obiezioni, unite alle rimostranze che i gruppi consiliari di opposizione stanno muovendo ormai da settimane culminate nella manifestazione dello scorso venerdì sera, portino sindaco e giunta a rivedere la decisione di spegnere i lampioni nelle ore più buie della notte".

Continua la nota: "Avverso alla decisione dell’amministrazione ravennate di spegnere l’illuminazione pubblica, vi sono anche sentenze di giurisprudenza amministrativa che definiscono il servizio di illuminazione pubblica servizio pubblico locale a rilevanza economica per il fatto che il beneficiario va individuato direttamente nella collettività e non nell’ente locale. Si potrebbero richiamare, altresì, le infinite citazioni ed i numerosi richiami a sentenze del Consiglio di Stato e dei Tar, così come di ed altri autorevoli Tribunali, tutti concordi nel definire l’illuminazione pubblica come pubblico servizio".

Quindi, scrivono ancora i gruppi di opposizione: "Ecco che lo spegnimento potrebbe addirittura configurare il reato di “interruzione di pubblico servizio”.

Per tutte queste ragioni, è indiscutibile che il servizio di pubblica illuminazione non possa essere sospeso, poiché esso risponde ad una fondamentale esigenza di sicurezza per tutti i cittadini. L’occasione per decidere il dietrofront da parte della Giunta è rappresentata dalla seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto di Ravenna del 7 dicembre".