
La campionessa paralimpica di scherma, Bebe Vio
Le evidenze dimostrano che fare attività fisica aiuta a invecchiare bene, aumentare la resistenza dell’organismo, rallenta l’involuzione dell’apparato muscolo-scheletrico e di quello cardiovascolare. Anche le capacità psico-intellettuali ne traggono giovamento ma, oltre a tutto questo, una delle cose più belle è che troverai molti amici che ti accoglieranno e poi toccherà a te accogliere altri bambini. Resterai in forma e ti divertirai, insomma fai sport, il divano può aspettare, gli amici no. Prendiamo come esempio Bebe Vio, una ragazza diversamente abile che è diventata una campionessa paralimpica di scherma.Traiamo esempio e iniziamo a fare sport. Ad oggi quasi tutti praticano uno sport,che è un’ottima alternativa piuttosto che stare in casa a far niente. Lo sport è considerato come qualcosa di faticoso, ma in realtà è anche divertente.Lo sport ha molte funzioni, tra cui: trovare un lavoro, trovare amici e inoltre ti aiuta a ragionare. Parlando di sport bisogna parlare anche di fair-play, un insieme di regole quali rispetto degli avversari, fratellanza, lealtà, incoraggiamento.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare: Bruno Montanari, Giulia Costantini, Emma e Asia Vanuzzo.
Emma e Asia Vanuzzo, da quanto tempo fate ciclismo?
Emma: "Da 10 anni". Asia: "Da 9".
Qual è stata la vostra gara preferita?
Emma: "Ne ho due, Noto in Sicilia e Dro". Asia: "Cerbara".
Bruno Montanari, da dove è nata la sua passione per il calcio?
"La passione per il calcio per me è nata quando ero piccolo giocavo con i miei amici a palla nel giardino".
Racconti in breve i suoi percorsi da calciatore e allenatore...
"A 14 anni sono andato a giocare nei “ragazzi del Ravenna”, a 16 anni ho fatto il provino per entrare nel Torino, e sono stato preso. Nel 1966 ho vinto il campionato ‘Allievi nazionali’. Nel 1967, sono andato in prestito alla società Imperia in serie D, e nel 1968 al’ Astimacobi, poi a Canelli, dove subii un’ infortunio alla tibia . Quindi sono ritornato a Ravenna, e giocai nel: Riccione , Marina di Ravenna, Bagnacavallo e Lugo.La fondazione ‘Ravegnana Calcio’, mi ha permesso di diventare allenatore".
Per quanti anni ha fatto l’uno e l’altro?, Quali soddisfazioni le ha dato?
"Ho avuto una decina d’anni di carriera calcistica, e non potrò mai dimenticare la finale allievi nazionali col Torino, vinta contro l’Inter".
Che cos’è per lei lo sport?
"Lo sport insegna a stare in gruppo e a stare insieme e ad adeguarsi alla vita sportiva, facendo sacrifici.Secondo me l’importante è che un bambino possa scegliere lo sport che lo rappresenta,ma anche gli permetta di catturare il valore della vita".
Giulia Costantini, com’è nata la sua passione per la danza?
"Ho iniziato a 4 anni, non si sa bene perché, ma mi piaceva ballare".
Ha o ha avuto più soddisfazioni nell’esibirsi o nell’insegnare?
"Le soddisfazioni sono state tante, ma nell’insegnare, le mie soddisfazioni sono state vedere i miei allievi impegnarsi e vincere le gare. Nell’esibirmi, quando mi sono esibita con i miei amici che hanno una band".
Racconti in breve il suo percorso da ballerina...
"Ho iniziato in un’accademia di Ravenna, a 18 anni ho fatto un provino in una scuola professionale sempre di Ravenna. Nel mentre ho fatto vari stage e vari spettacoli per tutta l’Italia. E adesso sono un insegnante di danza moderna, hip hop e insegnante di danza in vari musical".
Che cos’è per lei lo sport?
"È ciò che aiuta le energie, sia fisiche che psicologiche, e dovrebbe far parte della vita di tutti".
Adele, Viola, Francesco, Diego, Evan, classe 5^ C
Scuola primaria ‘Pasini’
Docente Rossella Serafino