{{IMG}} 2009-10-09
IN ACCORDO con l’associazione umanitaria faentina Cosmohelp, Villa Maria Cecilia ha operato gratuitamente un eritreo di 55 anni affetto da una grave patologia alla schiena e alla gamba destra. Brhane Drar, questo il suo nome, soffriva di un’ernia mediana e stenosi del recesso laterale destro, che gli impediva di camminare e di lavorare (nel suo paese ha un’attività di pelletteria). L’intervento, effettuato dai dottori Ignazio Borghesi e Andrea Messina, della durata di circa un’ora, è perfettamente riuscito. E dopo alcuni giorni di degenza a Villa Maria Cecilia, Brhane potrà presto rientrare in Eritrea. Tutto era nato qualche anno fa, quando rappresentanti di Cosmohelp avevano conosciuto Drar all’ospedale Bellaria di Bologna, dove il figlio Degol era stato operato per una malformazione al cuore. Brhane aveva chiesto a Cosmohelp un aiuto anche per sè, poiché se si fosse operato nel suo Paese, avrebbe rischiato di peggiorare la propria situazione. Inoltre, i preventivi di spesa per l’intervento richiesti alle strutture pubbliche in Italia presentavano un costo inaccessibile per lui (sui 5-6mila euro).
«Abbiamo così pensato di rivolgerci a Villa Maria Cecilia — ha spiegato ieri Alberto Cavina, presidente di Cosmohelp — chiedendo al presidente Ettore Sansavini di prendere in considerazione il caso e di operare gratuitamente il paziente. Abbiamo trovato piena disponibilità da parte della struttura e quindi ringraziamo chi ci ha permesso di dare una nuova vita a questa persona».
Bruno Biagi, direttore generale della clinica di Cotignola, ha ricordato che «da parte nostra c’è sempre stata sensibilità sulle problematiche sanitarie esistenti al di fuori dei confini nazionali. Di recente, per esempio, abbiamo operato un bambino albanese evitando l’amputazione di una gamba. Abbiamo inoltre sostenuto il Rotary Lugo nell’impegno umanitario nel Benin. E da alcuni anni, il budget stanziato per i regali di Natale a soci e dipendenti, lo devolviamo ad opere umanitarie». Biagi ha ricordato anche che «nei mesi scorsi abbiamo rilevato l’Ospedale dei poveri, gestito dai Cappuccini, nell’isola di Capo Verde. E molte nostre infermiere trascorrono le loro ferie in missioni umanitarie in Africa e Sudamerica».