ANDREA COLOMBARI
Cronaca

L’ora del Ravenna Festival. Riccardo Muti sul palco

Domani sera al Pala De Andrè l’inaugurazione della grande rassegna. Il maestro dirigerà l’orchestra ’Cherubini’ e il violinista Giuseppe Gibboni. .

Riccardo Muti sul podio

Riccardo Muti sul podio

Domani sera prende il via la 36eiesima edizione di Ravenna Festival nel segno di Mozart e Beethoven, indiscussi capisaldi della letteratura sinfonica di tutti i tempi affidati alla maestria e al talento di Riccardo Muti.

Ancora una volta toccherà a lui inaugurarne il cartellone, con un concerto sempre molto atteso dal pubblico, che domani alle 21 si terrà al Pala De André. Muti sarà sul podio dell’Orchestra Giovanile ’Cherubini’ al cui fianco salirà in palcoscenico Giuseppe Gibboni, giovane tra i più talentuosi violinisti del nostro tempo. Il concerto è possibile grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e La Cassa di Ravenna Spa.

E se, come recita il titolo posto a riunire le tante anime del cartellone di Ravenna Festival, ’Donde hay música no puede haber cosa mala’ (Dove c’è musica non può esserci alcun male), ecco che la serata d’apertura appare come un inno alla ’massima’ che Cervantes affida a Sancho, l’improbabile scudiero di Don Chisciotte.

Per lo spirito che anima l’incontro di tanti nell’esperienza comunitaria dell’ascolto, e per la qualità intrinseca alle musiche scelte dal maestro. A cominciare dal “perentorio” inconfondibile attacco del ’Coriolano’, l’ouverture in do minore op. 62 di Ludwig van Beethoven posta ad aprire il concerto, pagina di intensa e inquieta drammaticità in cui opposti stati d’animo giungono a suprema sintesi.

A quest’opera composta nel 1807 legata all’omonima tragedia scritta da Heinrich Joseph von Collin (seppure eseguita una sola volta insieme ad essa), l’impaginato della serata fa seguire il ’Quarto Concerto per violino e orchestra in re maggiore K 218’ di Wolfgang Amadeus Mozart. Frutto del genio appena diciannovenne, è uno dei soli cinque concerti violinistici di Mozart, che lo compone a Salisburgo nel 1775, e può dirsi emblematico di quella capacità che, come ha scritto Massimo Mila, ha la sua musica di "librarsi in una magica superiorità rispetto alla sfera terrestre delle vicende umane". Un vero e proprio elogio delle peculiarità dello strumento solista che si esprimono nella virtuosa scorrevolezza del primo movimento, nell’ininterrotto lirismo dell’Andante cantabile, nella straripante inventiva, non priva di spunti folclorici, del finale.

A incorniciare Mozart, di nuovo Beethoven: la ’Settima Sinfonia in la maggiore op. 92’, composta nel 1812. Una sorta di monumento alla gioia creativa e alla luce, che si esprime in uno slancio ritmico inesorabile e infallibile

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org.

Biglietti da 18 a 80 Euro (ridotti da 15 a 72); under 18: 5 Euro

Navetta gratuita per il concerto con due partenze dalla stazione ferroviaria (19.40, 20.20) e ritorni