Luci spente, "i reati non sono di più" Mercoledì un incontro per parlarne

I dubbi della Prefettura. Il vicesindaco Fusignani chiederà alla giunta di rivedere la scelta: "Ma i dati sono buoni"

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Ci sono i dati, presentati nei prossimi giorni. C’è la percezione, parola che negli ultimi anni è diventata un mantra in tema di sicurezza. E, infine, c’è il timore. Tutti elementi di cui tenere conto quando si parla dello spegnimento dell’illuminazione pubblica di notte, il provvedimento in atto dallo scorso 21 novembre contro il caro bollette, che sta facendo molto discutere e che è stato anche al centro di una protesta (foto) venerdì sera. Tanto che non si esclude di rivedere la situazione.

La decisione non è stata assunta a cuor leggero, se consideriamo anche i dubbi espressi da Prefettura e forze dell’ordine prima della sua adozione: "C’è stata una riunione con i sindaci il 26 ottobre – ripercorre il prefetto Castrese De Rosa – in cui ho chiesto di adottare una linea uniforme in provincia, unendo le esigenze di risparmio con quelle della sicurezza pubblica: una città al buio ci preoccupa. Il 4 novembre ho nuovamente richiamato l’attenzione dei sindaci con una nota: ciò che temevamo è che lo spegnimento avvenisse prima dell’1 di notte. Una città al buio ci preoccupa comunque, anche per poche ore. Solitamente i reati vengono commessi prima, ma ci sono perplessità dovute alle eventuali ripercussioni". Parole che il prefetto ha riferito anche alla Pigna, rispondendo a una lettera: "Dunque la decisione (...) – commenta la lista civica – è stata assunta dal sindaco de Pascale senza tenere conto dei solleciti ad adottare un provvedimento coerente con le linee omogenee e di massima prudenza".

Mercoledì ci sarà un nuovo incontro del Comitato di sicurezza pubblica in Prefettura, in cui si farà il punto dei reati denunciati in quell’orario nelle ultime due settimane e si vedrà se c’è stato un aumento. Il vicesindaco Eugenio Fusignani, seppur scettico sulla decisione, spiega che i reati sono in linea con gli anni scorsi: "No, il mio non è scetticismo, è realismo. È chiaro che abbiamo bisogno di operare risparmi sulla spesa per l’energia: è un’indicazione del Consiglio comunale all’unanimità. Ci eravamo presi 15 giorni di tempo per analizzare la situazione e a oggi non è successo nulla di più di quanto non succeda fisiologicamente: i furti sono stati in linea con gli altri anni, l’incidentalità stradale è la stessa, non abbiamo ricevuto nemmeno un numero superiore di telefonate di allerta dei cittadini al comando della polizia locale. Sappiamo, però, che spegnere le luci incide sulla percezione della sicurezza, che è anch’essa sicurezza". Fusignani, che definisce "un fallimento" la manifestazione organizzata dalle opposizioni venerdì ("la gente non ha partecipato perché ha capito che non era per le luci ma solo contro l’amministrazione comunale"), lunedì proporrà comunque alla giunta di rivedere il provvedimento: "Le prime due settimane sono andate bene, ma il nostro senso di responsabilità ci porta comunque a valutare pro e contro. Ma se si dovesse decidere di riaccendere le luci occorrerà tagliare altro: vanno valutati pro e contro".

Sara Servadei