Ma quando apriranno i bagni? "A inizio maggio, se in zona gialla"

I gestori degli stabilimenti allarmati dalle parole del ministro Garavaglia, che parlava del 2 giugno. Ma ieri ha specificato: "Quella è una data certa. Se la situazione sanitaria migliorerà si potrà iniziare prima"

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Il presidente della Cooperativa Spiagge, Maurizio Rustignoli, ha trascorso venerdì e parte di ieri a rispondere alle telefonate dei colleghi gestori di stabilimenti balneari preoccupati dalla dichiarazione del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che a proposito della stagione turistica, nella prima mattinata di venerdì aveva detto, tra l’altro, "il 2 giugno è la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture per noi".

Ieri, raggiunto attraverso il parlamentare europeo Massimo Casanova, membro della commissione Turismo della Ue, il ministro Garavaglia ha spiegato che "il 2 giugno è una data limite certa. Dove le condizioni lo consentiranno, cioè nel caso di un ulteriore cambio di ‘zona’ dovuto al miglioramento sanitario, chi intende aprire potrà farlo".

Rustignoli spiega nel dettaglio come può incanalarsi la stagione balneare: "Con l’arrivo della zona gialla gli stabilimenti balneari possono aprire anche se siamo all’inizio di maggio. Naturalmente rispettando i protocolli relativi a bar e ristoranti aperti. Si potranno avere gli ombrelloni in spiaggia, con la bandiera rossa sempre issata perché il servizio di salvamento parte dal 29 maggio". Tra l’altro, numerosi stabilimenti balneari che hanno ricevuto finanziamenti dalla Regione per la ripartenza post Covid, hanno investito proprio nell’ampliare le aree esterne per la ristorazione, sempre più all’aria aperta.

A ingenerare dubbi è anche la comparazione con lo scorso anno, quando i bagni poterono aprire il 23 maggio. Ma nel 2020 eravamo in lockdown, servivano i protocolli per come andare in spiaggia, come stare sotto l’ombrellone, o pranzare al ristorante. Quest’anno si fa riferimento alla zonizzazione, quindi i territori che diventano ‘gialli’ possono aprire. La data fissata nel 29 maggio indicata dall’ordinanza balneare della Regione, è relativa esclusivamente alla presenza dei bagnini di salvataggio sull’arenile.

Intanto l’assessore regionale al Turismo e Commercio, Andrea Corsini, sta lavorando a un accordo con le associazioni degli albergatori "per define un protocollo che preveda di somministrare le vaccinazioni, quando ci saranno le condizioni, in alcune strutture turistiche. Allo studio anche la possibilità di prevedere tamponi rapidi da somministrare ai turisti al loro arrivo".

Secondo l’assessore occorre lavorare, come stanno facendo altri Paesi, per trovare soluzioni innovative da inserire nei protocolli. "Tipo il pass day - spiega- per iniziare a ragionare su come riaprire i ristoranti e i locali non dotati di spazi esterni, almeno in una prima fase, alle persone vaccinate o con un tampone con esito negativo nelle ultime 24 ore". "In Emilia-Romagna - aggiunge Corsini - ci stiamo preparando per accogliere ovunque i turisti. E quando dico ovunque, voglio dire al mare, in Appennino, nelle città d’arte, nei luoghi termali. E lo stiamo facendo con il supporto di importanti campagne televisive sui media nazionali, oltre ad una incisiva campagna di comunicazione verso il mercato tedesco. Perché è questa la strada per sostenere il nostro turismo e i nostri operatori del settore".

lo. tazz.