Il sospetto è che dietro alle rapine (almeno due) messe a segno nella notte tra sabato e domenica a Marina di Ravenna, ci possano essere proprio loro. Su questo fronte, i carabinieri sono al lavoro per ricucire elementi e ricostruire circostanze. Tutto in divenire: e non è detto che le conseguenze investigative non si possano materializzare a breve. Di sicuro per il giovane a cui la polizia domenica mattina ha ritrovato la refurtiva (un telefonino e una collanina), è scattata una denuncia a piede libero per ricettazione.
Si tratta di cinque minorenni di origine straniera tutti ospiti, in quanto minori non accompagnati, di una cas (centro di accoglienza straordinaria) del Lughese destinato a chiudere a fine mese in quanto la cooperativa che lo gestiva, ha annunciato per tempo di non volere rinnovare la convenzione. Lo stesso centro, che accoglie ragazzi tra i 14 e i 18 anni, era stato segnato da varie da polemiche per via del comportamento tenuto da alcuni ospiti sia nei confronti degli operatori che verso il vicinato tra urla, schiamazzi e tamburi usati a notte fonda.
Secondo quanto finora ricostruito dagli inquirenti, le rapine sono state messe a segno fuori da una discoteca rivierasca ai danni di alcuni minorenni presi a calci, pugni e spinte. Due distinti episodi per un bottino che già conosciamo. I malviventi si sono poi dileguati.
L’Arma, subito intervenuta sul posto con i militari della locale Stazione, ha quindi diramato le ricerche. Qualche ora dopo in stazione ferroviaria a Ravenna le Volanti della questura hanno individuato i sospettati all’altezza di una fermata dei bus: nessuno di loro aveva documenti con sé. Forse erano in attesa di tornare nella struttura lughese. Di fatto sono poi stati identificati e riconsegnati tutti al cas.
Naturalmente, oltre che con i carabinieri, l’informazione è stata condivisa con la procura dei Minorenni di Bologna alla quale spetteranno le prossime decisioni sul da farsi: si procede per rapina in concorso pluriaggravata (dal numero delle persone e dalla circostanze di tempo) e per lesioni personali, anche se le vittime non hanno riportato ferite tali da dovere ricorrere, almeno su due piedi, a medicazioni in pronto soccorso.
In ogni caso, l’accaduto ci restituisce un ultimo refolo di malamovida estiva sul litorale ravennate. Per fortuna che questa volta non è spuntato nessun coltello al contrario di quanto invece era accaduto nella notte tra il 24 e il 25 agosto scorso sempre a Marina fuori da una discoteca. In quella occasione al culmine di una lite che aveva visto coinvolti diversi ragazzi, un 15enne era stato accoltellato anche se in maniera non grave. Su questo episodio, la polizia, anche grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, ha già identificato diversi partecipanti: ancora una volta sono tutti minorenni. Per competenza dunque anche in questo caso il fascicolo è approdato sui tavoli della procura bolognese per i Minorenni.