Mamme di ieri e di oggi, un amore infinito celebrato da sempre

Chi ha la fortuna di avere ancora la mamma, potrà acquistare un’azalea come simbolo di affetto e di riconoscenza, e farebbe una doppia azione buona, perché il ricavato va allo Ior (Istituto Oncologico Romagnolo) per la ricerca sui tumori. Anche qui a Ravenna c’è questa possibilità, perché la città è tutta in fiore per l’evenienza. Questa ricorrenza non dovrebbe esaurirsi con una giornata di festa, perché la mamma è il primo tesoro della nostra vita, un amore che non dovrebbe mai esaurirsi. "Amore che non finirà…" cantava Aznavour in ’La mamma’, e tanta letteratura è stata spesa per questa figura. Mi piace ricordare, restando nella contemporaneità, le poesie ’La ballata delle madri’ di Pier Paolo Pasolini, di struggente intensità, ma anche ’A mia madre’ di Montale o ’La madre’ di Giuseppe Ungaretti, per non trascurare ’Lettera alla madre’ di Salvatore Quasimodo, o ’Preghiera alla madre’ di Umberto Saba, per citarne solo qualcuna. Ma bisognerebbe rileggere, uscendo dalla contemporaneità, ’la preghiera di S. Bernardo alla Vergine’ nel XXXIII canto del Paradiso di Dante, che inizia riferendosi alla Madre per eccellenza, con tre ossimori: "Vergine Madre, Figlia del Tuo Figlio, umile ed alta più che creatura"...

Volendo fare un confronto fra le madri di una volta e quelle di oggi, dobbiamo riconoscere che normalmente le attuali sono favorite da un maggior aiuto da parte del papà sia nella gestione della casa che nell’educazione dei figli. Bisogna tener conto tuttavia che spesso non è facile conciliare il ruolo di madre oggi con quello di ’donna in carriera’ o comunque di donna che è spesso costretta ad affidare la cura dei figli ai nonni per esigenze lavorative. Maggior cultura e conoscenze non solo psicologiche di certo favoriscono un diverso approccio ai bisogni dei figli, anche se dobbiamo sinceramente ammettere che una volta c’erano meno esigenze ed oggi tanti bisogni sono indotti. Oggi spesso i figli vengono viziati per il fatto che tutti siamo stritolati da un consumismo esasperato e spesso c’è molto permissivismo da parte delle madri. Vi sono inoltre paure che forse nel passato non c’erano, e preoccupazioni legate a fenomeni di droga, bullismo a scuola etc. Il sogno di una madre di allora poteva essere quello di una possibile laurea del figlio che riscattasse lo stato di povertà. Oggi le madri forse sperano in un lavoro per il figlio, realtà non sempre garantita. "Le donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza". ( Rita Levi Montalcini)

Nevio Spadoni