
Alcuni libri della biblioteca Manfrediana di Faenza, salvati dall’alluvione (foto Tedioli)
"Le ordinanze della Struttura commissariale, emesse fino ad ora, non hanno incluso le istituzioni culturali – dicono Benedetta Diamanti, dirigente del Settore Cultura dell’Unione della Romagna Faentina e Daniela Simonini, direttrice della biblioteca comunale Manfrediana di Faenza –. A nulla sono valse le richieste del Comune di Faenza inviate ai ministri della Cultura, Gennaro Sangiuliano prima e Alessandro Giuli successivamente". Con l’alluvione di maggio 2023 acqua e fango provenienti dal Lamone non hanno risparmiato la biblioteca, invadendo la sezione Letteratura, che vede i propri libri ancora negli scatoloni e la sala Ragazzi, lo spazio su via Manfredi riservato a bambini e ragazzi da 0 a 12 anni.
I danni sono stati enormi. "Per la biblioteca di Faenza – continuano Diamanti e Simonini – questo ha comportato l’impossibilità di intraprendere i lavori di ripristino, nonostante le importanti donazioni ricevute, in quanto per effettuare il recupero dei locali alluvionati è necessario disporre dell’intero importo. Stiamo quindi attendendo la disponibilità dell’intera cifra necessaria per affidare i lavori: a livello di progettazione saremmo pronti, ma purtroppo non possiamo neppure iniziare". Di mesi ne sono passati tanti, ma i bambini ancora non hanno uno spazio per loro in biblioteca. "Purtroppo – affermano Diamanti e Simonini – questa lunghissima attesa sta progressivamente riducendo la frequenza dei bambini più piccoli, ancora privi di uno spazio a loro dedicato. Per noi che lavoriamo in biblioteca è un grande dispiacere veder svanire un risultato raggiunto in tanti anni di impegno". Adesso, infatti, bambini e adolescenti si ritrovano insieme nello spazio Giovani. "Abbiamo sofferto moltissimo sulla parte dei bambini – sostiene il sindaco Massimo Isola –, abbiamo quindi intercettato privati e interloquito con i parlamentari. C’è stata anche un’interrogazione parlamentare a cui non è stata data alcuna risposta; è uscita l’ordinanza per l’associazionismo, per i beni ecclesiastici, ma non è stato fatto alcun bando per i beni culturali e pubblici. Dopo aver raccolto milioni e milioni di euro con l’aumento dei biglietti nei musei, il Ministero non ha creato alcun bando o progetto".
Nonostante questo, sono stati più di 12.000 i libri resi disponibili in questi due anni, una cifra molto elevata: la maggior parte sono stati acquistati e quindi selezionati uno per uno. I prestiti esterni fortunatamente non sono crollati: 45.165 nel 2023 e 53.737 nel 2024. "In tutti questi mesi di attesa – dice Diamanti – abbiamo intanto lavorato sui progetti, ideando soluzioni interne che miglioreranno sensibilmente rispetto a prima le zone alluvionate, a cui in futuro si potrà accedere dall’interno: la biblioteca diventerà molto più bella. Noi siamo pronti ma dal Ministero non si sono ancora accorti di noi: altre necessità sono state tenute in considerazione ma non quelle del più frequentato istituto culturale faentino, il più gravemente danneggiato dall’alluvione in Romagna. Sono state tenute giustamente in considerazione altre esigenze ma fin qui nulla è arrivato per la cultura: sono passati 21 mesi e stiamo ancora aspettando".
Caterina Penazzi