"Mantenuta la quota di fondale, gli eiettori non erano inidonei"

La precisazione del gruppo Trevi sulla scelta del Comune di non dare seguito all’utilizzo dell’impianto

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"Gli eiettori funzionano correttamente". Il Gruppo Trevi, coordinatore del progetto europeo Life, realizzato in partnership con l’Università di Bologna e ICOMIA (International Council of Marine Industry Associations) invia una precisazione in merito alla scelta del Comune di Cervia di non dar seguito all’impianto, raccontata in uno stro articolo di ieri.

"Come noto – scrive il Gruppo Trevi – l’impianto realizzato con fondi europei della linea Life ha operato in continuità per 15 mesi, intervallo di tempo previsto e stabilito dal progetto Life, dal giugno 2019 al settembre 2020, periodo durante il quale è stata regolarmente rilevata e registrata la profondità del fondale nell’area corrispondente all’imbocco del porto. Il risultato delle rilevazioni sui fondali, appaltata dal Comune di Cervia con fondi del progetto e verificata dalla commissione europea che sovrintende la gestione dei fondi finanziari, ha dimostrato che nel periodo di esercizio dell’impianto l’accessibilità al porto è sempre rimasta garantita, senza alcuna interruzione, come invece gli articoli apparsi vorrebbero far intendere.

Nell’area d’influenza dell’impianto non solo è stata mantenuta la quota di fondale minima richiesta in fase di redazione del progetto per tutto il periodo di funzionamento, ma è stato rilevato un miglioramento delle caratteristiche dell’habitat marino nell’area, ad ulteriore conferma dell’esito indiscutibilmente positivo del progetto e delle attività correlate.

Il progetto finanziava la prima applicazione industriale di una tecnologia innovativa e prototipale ed in quanto tale suscettibile di modifiche e miglioramenti. Durante il periodo di funzionamento che ha garantito il raggiungimento degli obiettivi strategici dell’impianto sono emerse alcune problematiche tipiche di progetti di nuova generazione che ne hanno in parte ridotto l’efficienza e hanno incrementato i consumi energetici rispetto a quelli previsti. I partner del progetto hanno comunque individuato le soluzioni tecniche idonee alla risoluzione di tali problematiche. Infine, è da rispettare la scelta del Comune di Cervia di non dare seguito all’impiego dell’impianto, non sicuramente dovuta a inidoneità".