Marco Nunziatini morto in moto sull'A1, lutto a Cervia

Aveva 59 anni. "Stava andando in Francia con un amico"

Nel riquadro, Marco Nunziatini

Nel riquadro, Marco Nunziatini

Cervia (Ravenna), 19 agosto 2019 - Sono da poco passate le sette e mezza di domenica mattina, la carreggiata nord della A1 all’altezza di Reggio Emilia è tappezzata di vacanzieri incolonnati per il controesodo. Alle 7.40 lo schianto di una moto contro un’auto. Subito la corsa dei sanitari che hanno tentanto l’impossibile per salvare l’uomo che viaggiava sulla prima corsia dell’autostrada in direzione Milano. Ma non c’è stato nulla da fare, la sua vita si è spezzata poco dopo, a causa dell’urto violentissimo contro l’asfalto. La vittima è Marco Nunziatini, 59 anni, residente a Cervia. 

L’impatto tra il e l’auto sull’A1 è avvenuto all’altezza del bivio tra Reggio e l’A22, direzione Milano. L’uomo era a bordo della sua Bmw R12W, quando, in territorio reggiano, il suo mezzo è stato coinvolto in uno scontro con un’auto condotta da una 28enne residente a Osimo, Ancona, che si stava immettendo in autostrada da una piazzola di sosta. L’amico di Nunziatini che viaggiava con lui in sella a un’altra moto ha visto l’impatto ed è sotto choc. La giovane che guidava l’auto è stata portata all’ospedale, ma non è in pericolo di vita. 

Quel viaggio in Francia Marco Nunziatini voleva farlo assolutamente. Il tragico viaggio incontro a un destino crudele. «Proprio sabato avevamo parlato di questa giornata – racconta, colpito dall’enorme dolore della perdita, il cognato Roberto Corzani –. All’inizio doveva essere un gruppetto di sei persone, poi diventato di due. Ma Marco mi ha detto che lui non si sarebbe fermato e questo giro in moto lo avrebbe fatto anche da solo». Una passione quella per le due ruote, nata fin da ragazzino. «Non molto tempo fa guardavamo insieme una foto – continua Corzani –, lui da giovanissimo in moto. E, sorridendo, diceva: ‘non avevo neanche l’età ma la moto mi aveva già conquistato’».

E proprio per questa sua grande conoscenza della moto, gli amici sottolineano come Marco non fosse mai stato spericolato o poco prudente. «Mai avrebbe messo a rischio la sua vita o quella degli altri. Marino, l’amico che era con lui al momento della tragedia, mi ha raccontato, sotto choc, di come l’auto si sia immessa in autostrada dalla piazzola: le due moto se la sono trovata davanti, Marino ha visto l’amico colpito dalla vettura.

È stato fulmineo: ha battuto il volto contro l’auto ed è volato a terra. Le ambulanze sono arrivate in fretta, ma Marco era già morto». Marco Nunziatini era la ‘guida’ del gruppo di motociciclisti cervesi coi quali appena era possibile organizzava le uscite. «Lui proponeva, aveva le idee, organizzava – continua il cognato, anche lui appassionato di moto –. E in tutto ciò che faceva metteva un grande entusiasmo, contagioso. Marco era così».

Nato a Zurigo il 7 novembre del 1960 da genitori cervesi che in Svizzera avevano cercato fortuna, era poi tornato con loro da bambino a Cervia. Sposato, con due figlie, aveva coinvolto anche la moglie nel suo amore per i viaggi in moto, tanto che spesso lo seguiva seduta dietro. Aveva gestito per 5 anni il Garage Europa a Milano Marittima e lavorava come tecnico specializzato alla Farmores di Montaletto, azianda che produce blister farmaceutici.

Si occupava del montaggio di complessi macchinari e grazie al lavoro aveva viaggiato molto in tutto il mondo. «Lo conoscevano tutti, e da tutti si faceva volere bene – sospira Corzani –. L’incontro con questo destino in autostrada è troppo crudele».