
Il Coordinamento nazionale docenti di Diritti umani chiede all’amministrazione di cambiare l’ordinanza. Il dato dei passaggi nel senso unico intanto fa discutere. Tra le possibili ipotesi il ritorno della pattuglia.
"L’esclusione delle persone con disabilità dal transito nella corsia preferenziale di Marina di Ravenna (...) rappresenta non solo un errore tecnico, ma un segnale preoccupante di regressione culturale". Con queste parole il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina ’Diritti umani’ (Cnddu) ieri è intervenuto sul senso unico di Marina, quest’anno sorvegliato da un varco che, come abbiamo riportato ieri, ha immortalato 1.803 veicoli nell’ultimo weekend. Andrà verificato quanti di questi erano autorizzati a passare di lì: non è noto, quindi, quante multe saranno fatte. Ma nel frattempo lunedì il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha sollevato un’altra questione: "La vergognosa esclusione dei disabili dalla corsia preferenziale di Marina", come riporta in una nota. E ora il presidente del Cnddu Romano Pesavento condanna il provvedimento "che ha, di fatto, negato a cittadini con gravi disabilità motorie e sensoriali l’accesso a uno spazio pubblico, violando principi fondamentali". Il Coordinamento chiede "il ritiro immediato dell’ordinanza o la sua modifica sostanziale", "l’annullamento automatico e senza ricorso di tutte le sanzioni comminate ingiustamente" e "l’apertura di un tavolo tecnico con le associazioni e i rappresentanti della disabilità". Pesavento scrive anche che c’è "profonda incoerenza tra quanto accaduto e le dichiarazioni programmatiche del neo-sindaco, che ha fatto dell’accessibilità uno dei pilastri della sua proposta politica. Promettere un ’disability manager’ e poi escludere i disabili da un diritto basilare è una contraddizione che non può essere liquidata come svista".
L’amministrazione comunale, contattata, al momento non si esprime. Il dato relativo ai passaggi dal varco, però, fa discutere. "Il dato emerso è importante, questo è indubbio – commenta Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa Spiagge –, dall’altro canto però l’informazione è stata fatta e la segnaletica c’è, la stampa ne ha parlato tante volte. Parliamo di un intervento che ha l’obiettivo di migliorare viabilità e sicurezza su Marina. La strada qual è, interrompere e rimettere le pattuglie? Se si rivaluterà di fare così va bene, però poi un tot di uomini sarà lì a fare quello e non altrove per la sicurezza". Rustignoli ricorda che un sondaggio effettuato l’anno scorso tra i bagnini di Marina vedeva approvata la novità: "Si è visto un miglioramento. Bisogna però che ci sia un servizio di navetto adeguato, che non salti le fermate perché è pieno. Deve essere garantito nelle tempistiche previste, adeguato al volume di persone ed elastico, per cui se c’è molta gente possono arrivare altri mezzi. Dobbiamo anche creare una zona d’ombra allo scambiatore. A breve aspettiamo che si attivi anche lo scambiatore a Punta Marina, in via Baroncelli".
Critico Marino Moroni, presidente della Pro loco di Marina di Ravenna: "È una vergogna. Il senso unico ha portato a un calo dei ravennati che venivano a pranzo e creato situazioni assurde come quella di chi deve raggiungere il residence Villa Marina e deve percorrere 7 chilometri per fare 150 metri". Moroni allarga poi lo sguardo a vari problemi di Marina: "In questo weekend le forze dell’ordine sono state molto presenti e ne siamo felici. Fenomeni allarmanti però accadono lo stesso. Si sta facendo molto contro il consumo di alcol, ma il problema invece di alleviarsi è sempre più grave. Confidiamo che il nuovo sindaco, che in campagna elettorale ha detto di voler spendere molto per Marina, passi dalle parole ai fatti, perché le ultime amministrazioni hanno portato una delle località marittime più ambite d’Italia a passare da Cenerentola al rospo".
Sara Servadei