Marzeno, la prima campanella con i murales

Nell’istituto comprensivo di Brisighella le pareti sono state decorate dall’illustratrice Marilena Benini con il paesaggio dell’Appennino

Marzeno, la prima campanella con i murales

Nell’istituto comprensivo di Brisighella le pareti sono state decorate dall’illustratrice Marilena Benini con il paesaggio dell’Appennino

Il profilo delle colline del primo Appennino, i colori di margherite, primule e girasoli, hanno accompagnato la prima campanella per gli studenti della scuola di Marzeno, parte dell’istituto comprensivo di Brisighella, nella quale vanno a lezione gli alunni della primaria Giacomo Leopardi e quelli della scuola dell’infanzia Caduti di Cefalonia.

I murales sono stati realizzati dalla grafica e illustratrice Marilena Benini, traendo ispirazione dal paesaggio dell’Appennino che circonda Marzeno, luogo in cui si sfiorano due ecosistemi unici nel loro genere quali la Vena del Gesso, a ovest, e lo Spungone, a est: formazioni rocciose da cui nei secoli furono estratti materiali per l’edificazione di luoghi iconici del territorio, quale il castello della Pietramora visibile poco lontano.

La scuola di Marzeno è stata ristrutturata con materiali ovviamente più contemporanei, ma il suo legame con il territorio circostante è ugualmente forte: lungo le pareti si notano infatti cardi, crochi e tarassachi – "fiori da far crescere sui prati", viene spiegato, "come recita una poesia di Roberto Piumini" –, in armonia con l’insegna del plesso scolastico dipinta all’interno.

Presenti all’inaugurazione il sindaco di Brisighella Massimiliano Pederzoli e l’assessore alla Cultura Karen Chiarini, i quali, affiancati dal nuovo dirigente scolastico reggente Gabriele Petrone e dall’autrice dei dipinti, hanno dato il benvenuto a bambini, ai docenti e al personale Ata nella scuola pensata per essere "a misura di bambino", inaugurata appena due anni fa.

Per la comunità di Marzeno e per quella vicina di Moronico – frazione al confine fra il territorio del comune di Brisighella e quello di Modigliana – quella per tenere aperta la scuola è sempre stata la battaglia principe per fare sì che il piccolo borgo non cadesse vittima dello spopolamento che flagella l’Appennino.

Si può dire che questa comunità abbia alle spalle migliaia di anni di storia: intorno al vicino castello di Ceparano sorgeva un borgo abitato in maniera pressoché continuata dall’epoca romana fino al Medioevo, mentre il vicino colle della Pietramora ospitò un castello utilizzato per vari secoli intorno all’anno Mille. Benché geograficamente più in linea con l’asse viario che da Modigliana conduce a Faenza, la frazione di Marzeno fa parte del comune di Brisighella, raggiungibile però solo valicando il passo che conduce nella vallata attigua: anche per questo si optò per mantenere aperta la locale scuola.

Filippo Donati