
Niente AI, né guerra tra le tracce d’esame a Ravenna, ma autori inattesi e temi come mafia, Antropocene e New Deal per tremila studenti
Alla fine non c’erano né l’intelligenza artificiale né la guerra. Questi i temi che i maturandi 2025 – tremila nella provincia di Ravenna – erano convinti sarebbero usciti. E invece no: mafia, Antropocene, social network, New Deal e "rispetto", la parola dell’anno scelta da Treccani per il 2024. A stupire maggiormente, però, sono gli autori dell’analisi del testo, Pier Paolo Pasolini con la poesia ’Appendice I’ e Giuseppe Tomasi di Lampedusa con il suo ’Gattopardo’. Entrambi difficilmente si affrontano nel programma di quinta superiore. Gli studenti, al contrario, si aspettavano una traccia sul poeta Eugenio Montale, per i 100 anni dalla pubblicazione della celebre raccolta ’Ossi di seppia’. A ben vedere, però, il 2025 segna anche i 50 anni dalla tragica morte di Pasolini all’Idroscalo di Ostia. Tutto sommato, dunque, l’uscita di Pasolini non stupisce del tutto.
Se difficilmente il ’Gattopardo’ si studia tra i banchi di scuola, qualcuno però ci è arrivato in altro modo. Tra i fortunati c’è la studentessa del Liceo Classico Dante Alighieri Aurora Ferri, che racconta: "Anche se non ho letto il libro e non lo abbiamo affrontato in classe, ho visto sia il film sia la serie tv. Mi sono piaciute e perciò ho scelto questa traccia. Sul momento mi sembrava l’unica fattibile. Per il risultato tocca aspettare, ma speriamo bene".
Gettonatissima, invece, la traccia sul presidente americano Roosvelt e il New Deal, tratta dalla monografia di Piers Brandon ’Gli anni Trenta. Il decennio che sconvolse il mondo’, edito da Carocci. A sceglierla, almeno nelle scuole ravennati, sono stati soprattutto gli studenti di indirizzi economici dell’Istituto Tecnico Commerciale Ginanni e socioeconomici del Liceo Classico. Amel Selmani del Ginanni racconta: "L’ho scelta in primis perché è un tema affrontato in classe in materie come Storia, Diritto ed Economia. Poi, perché nella parte di produzione bisognava riflettere sul rapporto fra politici e cittadini attraverso i mass media. Dato che io seguo molto la politica, mi è sembrata quella in cui potessi fare meglio". Fuori dal Liceo Classico, mentre gli studenti man mano escono si abbracciano e si confrontano sulle scelte, Cristian Montanari racconta della sua traccia sull’Antropocene di Telmo Pievani: "Anche altri temi erano interessanti, ma qui sentivo di avere più cose da scrivere. Non avevo mai scelto la comprensione del testo argomentativo, in genere nelle simulazioni preferivo il saggio breve, ma ho dato il meglio di me e spero porti i suoi frutti".
Matilde Luciani, invece, ha optato per Paolo Borsellino: "La mafia è nelle mie corde e l’ho scelta perché durante l’anno abbiamo letto un libro su questo tema. Insomma, avevo già molte idee da scrivere. Le analisi del testo erano difficili perché non abbiamo studiato gli autori". La studentessa del Liceo Linguistico Martina Graziani, invece, racconta: "Ho scelto il rapporto tra social network e giovani. Era la traccia più affine ai miei gusti, mentre le altre erano più difficili. Temo di essere uscita un po’ fuori tema, ma nel complesso credo di essere andata abbastanza bene. In bocca al lupo a tutti i maturandi".
Lucia Bonatesta