
Ieri mattina la sala del consiglio comunale di Palazzo Manfredi ha ospitato la cerimonia di consegna della Medaglie d’Onore attribuite ai familiari dei militari italiani che dopo l’8 settembre 1943, considerati nemici dall’esercito nazista, vennero disarmati e deportati nei lager. L’istituzione del riconoscimento per l’attribuzione della Medaglia d’Onore è stata sancita con una legge dello Stato nel 2006 e viene attribuita dal Presidente della Repubblica alle famiglie dei deportati a titolo di risarcimento soprattutto morale, il sacrificio dei propri cittadini deportati ed internati nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale, dopo una procedura che si avvia con la richiesta dei familiari poi vagliata dal Comitato Riconoscimenti. Attribuita dal Presidente della Repubblica, la Medaglia d’Onore è coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. I riconoscimenti di ieri mattina sono stati consegnati, nel corso di una breve cerimonia. La Medaglia d’Onore è stata attribuita ai familiari di Romeo Cimatti, Giuseppe Babbri, Vincenzo Mascio, Adelmo Missiroli e Vincenzo Vespignani: i familiari hanno avuto modo di raccontare le singole vicende di deportazione nei campi di lavoro forzato. "Queste storie – ha sottolineato il prefetto Castrese De Rosa – non devono cadere nell’oblio. Come Istituzioni abbiamo il dovere di portarle avanti affinché i tragici fatti nei quali vennero coinvolti gli italiani dopo la Seconda guerra mondiale non abbiano mai più a ripetersi perché ricordare il passato vuol dire non ripetere gli errori. Questi nostri connazionali hanno contribuito a fare grande l’Italia e noi abbiamo il dovere di tramandare i loro nomi e le loro storie perché onorano il Paese".
"Questo – ha sottolineato il vicesindaco di Faenza, Andrea Fabbri – è sia un momento di ricordo ma anche l’attestazione del dolore che questi connazionali hanno dovuto patire durante quei tragici anni. È per questo che ringrazio le famiglie che hanno voluto intraprendere il percorso per ottenere il riconoscimento e il Prefetto che ci permette di ricordare di fare omaggio ai familiari di queste persone vittime di momenti bui della nostra Europa".
