Medico no vax arrestato a Ravenna: ora anche i pazienti rischiano la denuncia

Chi si era rivolto al dottore Mauro Passarini, per ottenere il Green pass in modo fraudolento, verso il concorso in falso o corruzione

La polizia dopo i sequestri nell’ambulatorio del medico in via Lissa

La polizia dopo i sequestri nell’ambulatorio del medico in via Lissa

Ravenna, 13 novembre 2021 - Inutile girarci attorno: la platea degli indagati è destinata ad allargarsi presto. Lo stesso gip nella sua ordinanza ha precisato del resto come tra i vaccinati da Mauro Passarini, quelli finora sentiti dagli inquirenti - sono una dozzina - e perlopiù negativi alla ricerca degli anticorpi, rappresentino "la punta dell’iceberg di una situazione dai risvolti allarmanti". Anzi, "l’anomalo divario" con l’attività di vaccinazione degli altri medici di Ravenna, per il giudice indica "in Passarini il punto di riferimento per chi, ostile alla vaccinazione, vuole comunque conseguire il Green pass".

"False vaccinazioni ai no vax per il Green pass"

Tra gli indagati, oltre al medico, per ora ci sono il padre di Belluno che, accompagnando la figlia 12enne fino a Marina per farle fare il vaccino, aveva fatto innescare l’inchiesta. E il poliziotto che, secondo l’accusa su sollecitazione del 64enne da cui era stato peraltro vaccinato, aveva dato un’occhiata al sistema informatico della questura. E le altre 294 persone vaccinate (almeno sulla carta) dal Passarini)? Qui le strade diventano molteplici. Magari una parte di loro (e ci auguriamo la maggior parte) ha davvero ricevuto il vaccino anti-covid19: il che significa nessun ruolo nella vicenda. Prendiamo in esame allora gli altri, quelli che - decidendo di sottoporsi all’invito dell’Ausl Romagna per un prelievo ematico - restituiscano zero anticorpi. Come del resto è accaduto per tutti coloro che hanno fin qui aderito alla richiesta degli inquirenti di sottoporsi ad analisi. Particolare non da poco perché per il gip "elemento indiziario schiacciante a supporto dell’ipotesi accusatoria", è appunto "l’esito dei prelievi ematici per il riscontro degli anticorpi anti-covid": dato negativo per "cinque pazienti registrati con due dosi e uno con una".

Esami del sangue per i vaccinati da Passarini

E qui che accade? Là dove dovesse emergere che il vaccino non è stato loro iniettato nonostante loro fossero andati con la chiara idea di riceverlo, ecco che diventerebbero parti offese. Chi finora è stato sentito sul punto, non ha chiarito: "Non ho visto da dove abbia preso la provetta perché nello studio c’era molta confusione", ha detto alla polizia una vaccinata che si è ritrovata senza anticorpi. Un altro vaccinato negativo ha detto che "quando è toccato a me, sono entrato e mi ha vaccinato... non ho visto dove ha preso le fiale e come ha preparato il vaccino... il medico non è uscito dall’ambulatorio". Un’altra vaccinata ha descritto la procedura così: "Il dottore prima ha preso l’ago e successivamente una boccettina, non ricordo altro perché il resto della procedura è stato effettuato alle mie spalle". Un altro vaccinato ancora ha detto di non avere "notato se le siringhe erano già pronte e dove erano posizionate in quanto tenevo gli occhi chiusi".

Mauro Passarini su Facebook si mostrava critico sul Green pass

E’ chiaro che una richiesta di spiegazioni verrà rivolta soprattutto ai 68 pazienti arrivati a Ravenna da territori anche molto distanti. E là dove dovessero emergere elementi a loro carico, in astratto sono due gli scenari plausibili: il concorso nel falso, o ancora peggio, la corruzione qualora emergesse che abbiano sborsato danaro per avere il Green pass.