Medico serbo senza laurea: chiesti pene fino a tre anni

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Tre condanne fino a un massimo di tre anni e alcune assoluzioni. E’ quanto il pm Cristina D’Aniello, al termine della sua requisitoria, ha chiesto ieri mattina al giudice Cecilia Calandra nell’ambito del procedimento aperto per un medico serbo senza laurea riconosciuta in Italia, né permesso di soggiorno, che faceva parte del team di cardiologi del luminare Carlo Pappone il quale, fino al febbraio 2015, aveva diretto il dipartimento di Aritmologia del Maria Cecilia Hospital.

Oltre all’intera equipe del celebre cardiochirurgo, sono stati coinvolti nell’indagine un medico e due funzionari della clinica di Cotignola. L’indagine si era innescata nel febbraio 2015 in seguito al suicidio in un hotel del Ravennate di un giovane cardiologo del team, il quale aveva lasciato una lunga lettera manoscritta nella quale lamentava presunte discriminazioni a suo carico. Dopo qualche tempo seguirono le prime perquisizioni da parte dei carabinieri e della guardia di finanza, al Cecilia Hospital nonché in un Policlinico milanese dove lavorava l’equipe e le cartelle cliniche prese in esame furono più

di 500. Nutrita la schiera dei legali che cercherà di contrastare le accuse. La sentenza è attesa per fine mese.