
Nei primi quattro mesi di quest’anno in Bassa Romagna sono state elevate 71 sanzioni, contro le 152 dello stesso periodo del 2024
Quello dell’abbandono illegale dei rifiuti è un fenomeno che, nonostante gli appelli di istituzioni, associazioni ambientaliste, Polizia locale, aziende che si occupano di lavorazione di rifiuti e soprattutto tantissimi cittadini, sembra non conoscere fine. Un malcostume che si cerca di contrastare anche con l’ausilio delle fototrappole, ossia dispositivi mobili che, a seconda delle esigenze e delle segnalazioni pervenute da parte dei cittadini, vengono posizionati in punti strategici sempre diversi.
Attualmente il territorio della Bassa Romagna, oltre alla costante attività di controllo sul campo da parte del personale della Polizia locale, può contare su trenta fototrappole. Strumenti che, di volta in volta, sono collocati nei luoghi più soggetti ad abbandono e che, in in svariate circostanze, hanno sortito gli effetti sperati, facendo desistere non pochi ‘furbetti dei rifiuti’ dallo sbarazzarsi senza alcuno scrupolo di ogni genere di materiale, lastre di eternit compreso, a ridosso dei punti in cui sono presenti gli appositi cassonetti.
Nel 2024 le sanzioni elevate a persone ‘immortalate’ dai suddetti dispositivi in dotazione alla Polizia locale della Bassa Romagna, sono state 327 per poco più di 40mila euro (per l’esattezza 40.440). Numero decisamente inferiore alle sanzioni elevate nei dodici mesi precedenti (2023) quando se ne registrarono complessivamente 889, per un accertato che ammontava a poco a 103.761 euro.
Per quanto riguarda invece l’anno in corso, nei primi quattro mesi le sanzioni risultano 71, per un accertato che ammonta a 9.228 euro. Sanzioni che risultano meno della metà rispetto al medesimo periodo del 2024, quando se ne registrarono 152, per un accertato di 19.429 euro.
"Credo che il servizio che viene reso con le foto trappole sia necessario – osserva Mattia Galli, sindaco referente per la Polizia locale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna –, ma ritengo altresì che non si debba ricorrere alla tecnologia per fare fronte all’inciviltà delle persone. In un mondo non perfetto ma almeno civile non dovrebbero esserci foto trappole, ma cittadini che compiono il proprio dovere senza dovere essere necessariamente sanzionati. L’inversione di tendenza sull’accertato mi auguro vada in questa direzione, ovvero al netto dei medesimi standards di controllo. Abbiamo sanzionato meno in quanto le persone hanno invertito la tendenza, generando un circolo virtuoso".
Lu.Sca.