Ravenna, «Genitori ‘ricattati’ per l’assistenza alla mensa della don Minzoni»

Denuncia del consigliere comunale Ancarani (Forza Italia): «La scuola pretende 52 euro, Somma da destinare ai docenti incaricati della sorveglianza. E se non paghi il bambino è escluso dal servizio: assurdo»

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Ravenna, 9 gennaio 2019 – Il consigliere comunale di Forza Italia, Alberto Ancarani, segnala che un caso curioso: «Il Consiglio dell’istituto comprensivo San Biagio, scuola Don Minzoni ha deliberato, nel settembre scorso, di pretendere dalle famiglie il pagamento del servizio di sorveglianza mensa per i docenti che svolgono l’assistenza alla mensa nella giornata di rientro pomeridiano degli alunni che rimangono per il vitto di metà giornata».

«La somma richiesta ammonta a 52 euro – continua Ancarani – ma il punto non è l’ammontare in sé, che non riguarda il servizio di mensa, ma la sorveglianza durante tale servizio. La delibera infatti prevedeva che se entro la fine di novembre gli alunni non avessero pagato sarebbero stati esclusi dal servizio. Si tratta di una specie di ricatto ai genitori: ‘se non paghi non sorvegliamo tuo figlio’. Com’è evidente si tratta di una richiesta inconcepibile in una scuola pubblica che non può in nessun modo essere tollerata a maggior ragione se la richiesta avviene con la previsione di una specie di ‘ritorsione’. Nei prossimi giorni i gruppi Forza Italia in Provincia e in Regione presenteranno formali interrogazioni per ottenere spiegazioni e porre rimedio a questa stortura.