"Ho sentito una donna urlare, chiamava aiuto. Ho rincorso l’uomo che stava fuggendo con la sua borsa finché non si è nascosto. Poi mi ha visto, ha cercato di colpirmi e mi ha minacciato". Momenti concitati che un giovane docente dell’Itis Nullo Baldini, suo malgrado protagonista della rapina avvenuta venerdì mattina nei pressi della scuola, riassume così. E aggiunge: "Volevo solo recuperare la borsa della signora".
Mi racconti. Come è iniziato tutto?
"Ero in pausa quando ho sentito chiamare aiuto. C’era questa signora che urlava, un uomo l’aveva appena strattonata e portato via la borsa. È successo proprio davanti alla scuola".
E così ha rincorso il rapinatore
"Esatto. L’ho rincorso per un minuto, più o meno, siamo arrivati in una piazzetta tra i palazzi, sempre nella stessa zona. Ha cercato di fare slalom tra i palazzi per far perdere le proprie tracce, ma io gli sono stato dietro. A un certo punto si è stancato e si è nascosto dietro a una macchina. Pensava che io non l’avessi visto, ma io l’ho visto. E ho chiamato i carabinieri".
È stato a quel punto che si è accorto della sua presenza?
"Sì. C’è stata una breve colluttazione, mi ha minacciato. Nel frattempo è arrivata anche un’altra signora in macchina, che ha iniziato a riprendere la scena".
È rimasto ferito?
"Mi ha tirato un pugno ma l’ho un po’ parato, diciamo che era un mezzo pugno. Io non ho reagito, non si risponde alla violenza con la violenza. Ha visto che non mi sono spostato più di tanto ed è finita lì. Gli ho detto: ‘Dammi il portafoglio e vattene, in ogni caso ho chiamato le forze dell’ordine’, ma lui stava lì e cercava di parlare. Penso che si sia visto spalle al muro, non sapeva che fare, era spaesato".
Cosa le ha detto?
"‘Non sono cattivo ma non so come fare, mi servono i soldi per la droga’. Un po’ mi consola: non è criminalità organizzata ma una persona vittima di se stessa, con una vita difficile".
L’ha anche minacciata?
"Sì. Erano minacce generiche: ti picchio, ti meno, vattene. Non ricordo precisamente. Comunque non ha mai menzionato armi o cose del genere".
Ha colpito anche l’auto della donna che si era fermata a riprendere la scena?
"Sì, ha provato a rompere il finestrino, ma l’ho fermato. La presenza di quella donna mi è stata d’aiuto, penso che il fatto di sapere di essere ripreso lo abbia bloccato. Alla fine in realtà il video non c’è: presa dall’euforia, non si era accorta di non aver premuto il tasto per registrare".
Poi sono arrivati i carabinieri
"Sì, non appena mi ha dato il portafoglio. L’hanno bloccato".
Ha avuto paura?
"Quando mi minacciava un po’ di paura l’ho avuta, ma riuscivo a percepire che non erano minacce vere, non era in sé. Non sono una persona coraggiosa, ma sulle prime ho agito senza pensare a niente. E ora mi piacerebbe poter sapere come sta la signora a cui aveva portato via la borsa, che è stata strattonata ed è caduta a terra".
Sara Servadei