Migranti, la città non è indifferente Raccolti dalla Caritas abiti e scarpe

Ognuna delle 113 persone che si trova a bordo della Ocean Viking riceverà una sacca con indumenti. Anche oggi all’emporio solidale di via Narsete è possibile portare capi di abbigliamento

Migranti, la città non è indifferente  Raccolti dalla Caritas abiti e scarpe

Migranti, la città non è indifferente Raccolti dalla Caritas abiti e scarpe

Quando arriveranno a Ravenna, i 113 migranti a bordo della Ocean Viking troveranno una sacca ciascuno contenente un cambio d’abiti. Questo grazie alla macchina della solidarietà che è stata avviata in un batter d’occhio – ottenendo un’ottima risposta da associazioni e cittadini –, e che vede la Caritas come protagonista principale. "Abbiamo raccolto quasi tutto il materiale necessario", racconta Daniela Biondi, vice direttrice della Caritas diocesana, interpellata a metà pomeriggio di ieri. Una volta che si è diffusa la notizia dell’arrivo dei 113 migranti - previsto domani alle 14 circa -, la rete dei volontari della Caritas (coadiuvata dalla Croce Rossa), si è subito attivata, iniziando a raccogliere abiti caldi, che possano fornire un minimo di conforto a chi sbarcherà al porto cittadino.

"Finora abbiamo raccolto giubbotti, coperte, felpe, berretti, sciarpe, felpe, pantaloni e scarpe". I volontari stanno realizzando 113 sacche il più possibile personalizzate per i migranti, con indumenti adatti all’età di ciascuno di loro (a Ravenna arriveranno 65 adulti, 35 minorenni non accompagnati e 13 con genitori o parenti). Il materiale viene raccolto all’Emporio solidale diocesano in via Narsete 71; 0544212602). Anche oggi sarà possibile portare capi di abbigliamento dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. "Cosa serve ancora? – aggiunge Biondi –. Anzitutto delle tute, preferibilmente in pile, che vadano bene sia per gli uomini che per le donne". Anche i minori hanno la stessa necessità: servono tute in pile". Allo stesso tempo sono bene accetti altri indumenti invernali, come giacche a vento, berretti e sciarpe e ciabatte.

L’obiettivo di Caritas e soci, dicevamo, "è quello di preparare una sacca per ciascun migrante". In base alle indicazioni fornite dalle istituzioni, a Ravenna resteranno 7 delle 113 persone che sbarcherano domani pomeriggio. Come spiegato dal sindaco, Michele De Pascale, "non ci sono state date informazioni sulla ragione della scelta del Porto di Ravenna, non proprio il più vicino alla Libia". Da parte di Comune, Ausl Romagna e Prefettura c’è stata, al di là di questo elemento di scarsa chiarezza, la massima collaborazione istituzionale disponibile. Ad essa si è aggiunta l’attività dei volontari del territorio Ravennate. "C’è stata da parte di tutti una grande risposta – termina la vice direttrice della Caritas –. Associazioni e volontari sono stati veramente solerti". Ora manca un ultimo sforzo. Per cui l’invito "è di portare abbigliamento, preferibilmente tute in pile, al nostro emporio in via Narsete".

Luca Bertaccini