Milano Marittima, passaggio di consegne. Ecco il nuovo Margot

Leonardo Natola ha rilevato il locale: "Riapriremo a febbraio"

Milano Marittima, passaggio di consegne, ecco il nuovo Margot

Milano Marittima, passaggio di consegne, ecco il nuovo Margot

Milano Marittima, 14 gennaio 2019 - Passaggio di consegne al Margot di Milano Marittima. L’elegante ristorante nel salotto buono della città dal mese di dicembre ha cambiato gestione. Chicco Cangini, l’ultimo gestore, ha lasciato il timone a Leonardo Natola che ha rilevato la proprietà del locale. Natola, imprenditore molto conosciuto e apprezzato nel settore della ristorazione cervese, ha all’attivo altri quattro locali di successo: i ristoranti La Baya e Braceria Sorrento di Milano Marittima, lo storico e romantico Kalumet Molo Nord, nell’esclusiva posizione in fondo al molo di Cervia, e il Kalù, uno dei suggestivi localini sul porto canale.

Ognuno di questi è diverso dall’altro e ora ‘Casa Margot’, il nuovo nome del ristorante, andrà ad ampliare e completare il quadro delle proposte gastronomiche offerte da Natola. «Abbiamo cercato di differenziare i nostri locali, da quello di carne, al pesce, alla pizza a una ristorazione più easy – afferma – per renderli unici e per soddisfare i gusti e le diverse esigenze di un pubblico vasto. A Casa Margot manterremo una linea raffinata e di qualità, proponendo una cucina leggermente rivisitata». Il ristorante è stato rilevato a dicembre e sarà aperto tutto l’anno. «Abbiamo chiuso dopo le feste per fare qualche piccolo lavoro di restyling e dare la nostra impronta, rendendolo ancora più accogliente. Riapriremo il primo febbraio con alcune novità. Ad esempio aggiungeremo il bancone del crudo, lavorato a vista, e la carta delle ostriche. Il sabato, inoltre, faremo serate di intrattenimento con musica dal vivo; proposta che manterremo anche nella stagione più calda, all’aperto, nel giardinetto estivo».

In un momento complicato per il settore della ristorazione e nonostante alcuni storici locali abbiano dovuto abbassare le saracinesche, l’imprenditore non ha avuto paura di scommettere su Milano Marittima, una città che nel periodo invernale, tolto il periodo delle feste, tende a languire in un sonno profondo. «D’inverno non c’è lavoro per tutti, a parte i locali storici come La Baya che ha una sua clientela consolidata, in pochissimi riescono a stare a galla, bisogna veramente fare i miracoli. Però io sul rilancio della città ci credo molto; sono anzi convinto che Milano Marittima saprà riacquistare la posizione e la clientela di qualità che per anni l’ha contraddistinta ma bisogna crederci e avere il coraggio di continuare a investire. A me il coraggio non manca; per questo ho voluto intraprendere anche questo percorso, consapevole che per raggiungere dei risultati ci sarà molto da lavorare».