Risse e vandalismi: a Milano Marittima un altro sabato caotico

Nonostante lo sforzo delle forze dell’ordine non sono mancati gli eccessi

I canti antidroga tra i giovani (Foto Corelli)

I canti antidroga tra i giovani (Foto Corelli)

Milano Marittima (Ravenna), 14 giugno 2021 - Le risse (video) sono state varie tra pugni, bicchieri rotti, lanci di sedie e minacce non concretizzatesi grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. L’ambulanza ha medicato diversi ragazzi e un paio li ha portati in ospedale, anche se con ferite non gravi. Intanto nelle strade del centro c’è chi ha vandalizzato le auto e urinato nei marciapiedi. Il sabato sera a Milano Marittima è andato così: in una parola, male.

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Abbiamo fatto un giro tra le vie del centro nel pieno della movida. Otto locali del centro per protesta avevano spento la musica, e le forze dell’ordine erano tutte schierate: c’erano polizia locale, carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza e anche gli ‘street tutor’ del Comune a gestire i flussi di ragazzini nelle vie più gettonate. Eppure la lotta è impari: perché per ogni agente, carabiniere o finanziere ci sono migliaia di giovanissimi, tra i 14 e i 21/22 anni, che invadono le strade come orde, non indossano la mascherina e non vogliono sentirsi dire cosa fare. Si litiga per niente: una ragazza, una parola di troppo. E per niente si viene alle mani, o peggio.

I canti antidroga tra i giovani (Foto Corelli)
I canti antidroga tra i giovani (Foto Corelli)

A mezzanotte nessuno vuole andare a casa, e dalle 23 in poi la situazione in via Rismondo, dove c’è il ristorante la Pousada, diventa sempre più incandescente. Tanto che ad un certo punto, mentre le forze dell’ordine ascoltano due ragazzi sanguinanti perché colpiti con bicchieri di vetro, da dentro al locale c’è chi alla cieca inizia a lanciare bottiglie e bicchieri in strada. Il sospiro di sollievo, quando all’una di notte – un’ora dopo il coprifuoco – le forze dell’ordine sono riuscite finalmente a convincere tutti ad andare a casa, è relativo: difficile pensare che sabato prossimo sarà diverso. "Anche io sono uscito a vedere la situazione, sono stato in giro fino a mezzanotte – racconta il sindaco Massimo Medri – e voglio ringraziare le forze dell’ordine per il grande sforzo che ha permesso di evitare rischi maggiori. Ci sono stati tafferugli e assembramenti, in particolare in alcuni locali. C’era un grosso afflusso di giovani, alcuni dei quali non rispettano le regole minime di comportamento. Purtroppo ieri sera è stato così un po’ su tutto il litorale".

Sono state fatte anche diverse sanzioni a locali ed avventori: e alcuni verbali sono andati anche al ristorante la Pousada in via Rismondo per assembramenti e per mancato rispetto delle ordinanze emesse dal Comune. "Finché non riaprono le discoteche i ragazzini si riversano nei locali – dicono dal ristorante – perché si devono sfogare in qualche modo. Prima le risse le facevano, ma in posti diversi".

Sabato sera otto locali hanno tolto la musica per protesta, ma non la Pousada: "Si sono messi d’accordo tra loro e hanno fatto questa cosa, ma noi non siamo d’accordo, non è colpa dei locali – aggiungono dal ristorante –. Perché togliere la musica?". Tra i bar che hanno spento le casse invece ci sono Caino, Aldente, Zouk Santana, Vanquish, Ciberia, Kalumet, Marenita e Umami. E ci tengono a definirsi ‘cocktail bar’, e non ‘street bar’: "Il problema non è la musica, ma la gestione dei singoli locali. E non siamo disposti a essere etichettati come ‘il problema di Milano Marittima’ – dice Edoardo Cenni, titolare del Vanquish –. Nell’ultimo mese e mezzo ci sono stati violenza e vandalismi, e in generale negli ultimi 2 o 3 anni certi equilibri sono cambiati. Anche la chiusura delle discoteche non aiuta: una discoteca è gestita in un certo modo, c’è la sicurezza, le consumazioni costano". Nella città giardino qualcosa, negli ultimi anni, è andato storto.