Minardi Day a Imola nel weekend: "Puntiamo alle 15mila presenze"

Il patron, il faentino Gian Carlo Minardi: "Superate le 430 auto iscritte. C’è voglia di riassaporare l’atmosfera degli anni Ottanta. Il bello è vivere il paddock. Con troppa gente sarebbe difficoltoso".

Minardi Day a Imola nel weekend: "Puntiamo alle 15mila presenze"

Giancarlo Minardi con i piloti Luca Badoer (a sinistra) e Pierluigi Martini, che saranno protagonisti anche quest’anno all’autodromo di Imola

Oltre 430 vetture pronte ad alternarsi in pista, più di trenta grandi nomi del motosport protagonisti e l’obiettivo di raggiungere quelle 15mila presenze complessive nei due giorni solo sfiorate nel 2023 (furono oltre 14mila) per un nuovo record di sempre. I numeri sono quelli dell’ottava edizione dell’Historic Minardi day, evento che ormai da qualche anno dà il via alla seconda parte della stagione dell’Autodromo.

"Ci sono tutte le premesse per un grande fine settimana", assicura Gian Carlo Minardi, nella doppia veste di presidente di Formula Imola e patron della scuderia faentina che a cavallo tra la metà degli anni Ottanta e quella dei Duemila ha vissuto fianco a fianco con i grandi team del Mondiale di F1. E che sabato e domenica (biglietti in vendita su Ticketone) permetterà agli appassionati di rivivere le emozioni di quel tempo in cui il Circus era più a misura di tifoso.

Presidente Minardi, pochi giorni alla festa. Come vanno i preparativi?

"Stiamo chiudendo le ultime buste con biglietti e accrediti. Siamo più che soddisfatti per ciò che siamo riusciti a portare a casa: abbiamo superato le 430 vetture iscritte per il weekend, impossibile fare di più. E anche il festival storico Aci con il raduno Terre di Romagna sarà da record, con 123 auto partecipanti, altro numero oltre il quale non era possibile andare per motivi logistici. Tutto estremamente positivo. Da Martini a Nannini passando per Patrese e Guerra, i nostri amici saranno presenti. E avremo un parterre con tanti ospiti importanti".

Qual è il segreto della manifestazione?

"La voglia di riassaporare le atmosfere della Formula 1 degli anni Ottanta, quando c’era più flessibilità sui pass e si viveva l’evento da vicino. E di farle provare a chi all’epoca non c’era. Peccato solo per la concomitanza, oltre che con il Gran premio d’Olanda che potrà essere seguito in diretta in Autodromo, anche con un evento simile al nostro a Silverstone".

Pensate a una diversa collocazione in calendario per il Minardi day in futuro?

"Ci stiamo lavorando. Abbiamo avuto diverse richieste in questo senso, anche se la nostra clientela è ormai affezionata".

Le strutture ricettive ringraziano.

"In questi anni abbiamo consolidato le presenze sul territorio. Gli alberghi sono pieni e ci sono molte prenotazioni in giro per la città sabato sera, quando abbiamo dato libertà ai presenti. Ci saranno gli ex Minardi club di Canada e Stati Uniti: è una manifestazione che sta crescendo a livello di pubblico straniero e alla quale sono molto legato".

Fissiamo l’asticella delle presenze.

"Sarebbe bello raggiungere quelle dello scorso anno. Se poi arrivassero in 15mila nei due giorni, avremmo fatto bingo. Va però detto che non possiamo eccedere più di tanto perché il bello del Minardi day è proprio poter entrare liberamente nel paddock. E dunque con troppa gente rischierebbe di essere difficoltoso. È importante innanzitutto aver ripetuto i numeri delle macchine in pista. Anzi sono aumentate le Formula 1, unico slot nel quale c’era un po’ di margine. Mi auguro che lo spettacolo non manchi".

Il tutto con un occhio al meteo. "In tutte le edizioni del Minardi day organizzate fin qui ha sempre piovuto almeno un pomeriggio. Incrociamo dita, sperando di essere graziati questa volta. Confido in un bel weekend con tanto divertimento, che possa ricompensare chi ha lavorato sodo in questi mesi; e cioè mio fratello Giuseppe, mia nipote Elena e tutta la famiglia di Formula Imola".

Enrico Agnessi