Mobilità sostenibile, la campagna con Giacobazzi in bicicletta

Pums: presentati i video rivolti ai cittadini con la partecipazione del comico

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Giacobazzi in bicicletta, poi sulla passerella in legno della Darsena come simbolo di città a misura di chi cammina, i bus elettrici e la "città che vorrei". Argomenti, sviluppati ampiamente nel Piano della mobilità sostenibile (Pums), ma che i video (da oggi sui social del Comune) con Giuseppe Giacobazzi rendono immediatamente comprensibili a tutti.

La pianificazione del Pums, la sua comunicazione alla città, i video divulgativi sono stati finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con il coinvolgimento della fondazione Itl (Istituto sui trasporti e la logistica), di cui il Comune fa parte dal 2020, per rendere la comunità soggetto attivo e consapevole dei cambiamenti necessari allo sviluppo della mobilità sostenibile, in particolare trasporto pubblico, mobilità condivisa e mobilità attiva, ossia una modalità di spostamento e trasporto responsabile, che riduce gli impatti ambientali e migliora la qualità della vita. Da tempo, il Comune attraverso l’area guidata da Nicola Scanferla, mobility manager, intrattiene una collaborazione con i mobility manager di aziende e mondo scolastico. L’obiettivo è quello di rendere compatibili, ad esempio, gli orari delle fermate degli autobus con l’ingresso al lavoro di tanti cittadini. Così come collegare con una pista ciclabile il centro di Ravenna al distretto chimico. Condividere le buone pratiche, di cui Versalis (Eni) è un esempio, e fornire elementi di aggiornamento e formazione può sensibilizzare le imprese a nominare i mobility manager e a fare rete.

A sostegno di questa strategia, l’amministrazione comunale ha lanciato la campagna comunicativa con quattro video, rivolti alla cittadinanza, con la partecipazione dell’attore Giuseppe Giacobazzi, le cui tematiche riguardano la pedonalità, la ciclabilità, i bus elettrici e la "città che vorrei". La pianificazione del Pums, la sua comunicazione alla città, i video divulgativi sono stati finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con il coinvolgimento della fondazione Itl (Istituto sui trasporti e la logistica).