Morbillo Faenza, caso sospetto. Il bimbo non era vaccinato

La conferma sul caso registrato in una materna

Bambini in una scuola materna. All’inizio si era pensato che il piccolo avesse un’otite. Ora l’ipotesi più concreta è che sia morbillo  (foto d’archivio)

Bambini in una scuola materna. All’inizio si era pensato che il piccolo avesse un’otite. Ora l’ipotesi più concreta è che sia morbillo (foto d’archivio)

Faenza (Ravenna), 17 aprile 2019 - Ancora non si sa se si tratti di morbillo, ma una cosa è certa: il bambino di una scuola materna di Faenza che potrebbe aver contratto la malattia non era vaccinato. Da tempo si vociferava tra i genitori degli altri piccoli che la mamma avesse mandato un messaggino, nella chat di whatsapp della sua sezione, in cui diceva di essere lei la madre del bambino malato e ammetteva di non averlo vaccinato per il morbillo, nonostante per la legge sia obbligatorio. Ora la conferma arriva anche da fonti interne al mondo della scuola. Un aspetto che, anche nell’evenienza in cui le analisi smentiscano la prima diagnosi, è destinato a creare molta polemica tra i genitori degli altri bambini, visto che secondo la legge dal 10 marzo scorso tutte le scuole materne e gli asili nido non possono più accogliere i bambini non vaccinati. Del resto il clima si è incendiato da giorni nella chat dei genitori: da quando, cioè, mercoledì scorso l’Ausl ha chiamato tutte le famiglie chiedendo di portare tutti i bambini a fare anticipatamente la seconda dose del vaccino, che solitamente si fa tra i 5 e i 6 anni, per evitare problemi. La prima dose invece si fa a 12 mesi.

Tra i genitori negli ultimi giorni è sorto anche il dubbio che i bambini non vaccinati dentro alla scuola siano più di uno. Dubbi tali che hanno portato prima una delle mamme rappresentanti ad andare a parlare con il dirigente scolastico, che ha risposto di non poter dire nulla per privacy e l’ha invitata a rivolgersi all’Ausl, e poi un’altra ancora a segnalare l’accaduto ai carabinieri. Ora anche altri genitori stanno valutando di rivolgersi alle forze dell’ordine per lo stesso motivo.

Intanto il bambino è seguito dai medici dell’ospedale: manca ancora la conferma, ma il sospetto che abbia contratto proprio il morbillo è molto forte. Il bambino è a casa da scuola da diversi giorni: inizialmente la malattia era stata scambiata per otite, e gli erano stati prescritti farmaci contro le infezioni dell’orecchio. Solo in seguito, con la comparsa dei puntini rossi sulla pelle, i genitori l’hanno portato in ospedale dove i medici si sono accorti che molto probabilmente il piccolo ha contratto il morbillo. Il bambino – non forniamo nessuna informazione che possa portare a identificarlo – è stato sottoposto a una serie di esami i cui risultati dovranno confermare o smentire la diagnosi.