Morena Amici morta nell'incidente di Pinarella, il figlio "Voglio giustizia"

"Quella sera era uscita a festeggiare il compleanno con le amiche" Poi la tragedia: "L’avevo vista giovedì sera. Amava fare la nonna"

Morena Amici, morta nell'incidente di Pinarella

Morena Amici, morta nell'incidente di Pinarella

Ravenna, 10 luglio 2022 -."Troppo presto. Se n’è andata troppo, troppo presto". Giuseppe Greco, il figlio di Morena Amici, lo ripete più volte. Sua madre, 52 anni, è una delle tre vittime dell’incidente avvenuto in via Bollana a Pinarella poco prima dell’1 nella notte tra venerdì e sabato. Oltre a lei hanno perso la vita anche la 62enne Mariangela Bardi di Gambettola e il 39enne Luca Rosaldi di Forlì.

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Amici viveva a Lido Adriano lavorava come collaboratrice scolastica alla primaria di Porto Fuori. Era diventata nonna da poco. Venerdì sera era uscita con due amiche: Mariangela Bardi guidava, lei le sedeva accanto. Sul sedile posteriore c’era una terza donna, ricoverata al Bufalini. Greco parla dell’accaduto mentre siede accanto alla compagna Sara e al figlio piccolo.

Greco, come descriverebbe sua madre?

"Era la mamma, semplicemente. E non ne ha mai sbagliata una".

Aveva degli hobby?

"Non direi. Aveva tre gatti, amava fare la nonna. Era lei a chiederci di stare col bambino".

Quando l’ha sentita per l’ultima volta?

"Giovedì sera. Lei aveva tenuto il bambino. Ci siamo salutati. E chi si sarebbe mai aspettato l’incidente..."

Le aveva detto della serata con le amiche?

"Sì. Aveva compiuto gli anni da qualche settimana ma non aveva ancora festeggiato. Aveva promesso ad alcune amiche che avrebbero passato una serata in un locale, altre si erano poi tirate indietro perché non apprezzavano il posto. Lei però aveva dato la sua parola a quelle due amiche, e così sono uscite. Stavano tornando a casa".

Quando ha saputo cos’era successo?

"La mattina dopo. Ci siamo alzati alle 5.30, la mia compagna ha mandato un messaggio a mia madre chiedendole se era disponibile a darci una mano col bimbo nei giorni a venire. Dopo qualche ora lei ancora non aveva ricevuto il messaggio, era strano. Poi me l’hanno detto".

Ha avuto modo di parlare con l’altra donna ricoverata?

"Non ancora. Prego che si rimetta presto e che racconti cosa è successo. Ho letto che la ragazza arrestata contesta la ricostruzione dell’incidente..."

Si è fatto un’idea?

"Penso tante cose. Ciò che voglio è che sia fatta giustizia, per mia madre e per le altre due vittime. Ciò che spero è che la giustizia sia veramente giusta, veramente equa. Mi batterò per questo".

Ha già pensato a come muoversi in questo senso?

"Non ancora, sono stati giorni confusi".

C’è un aneddoto a cui ha ripensato in questi giorni?

"Scriveva frasi in giro per casa. Anni fa io e Sara litigavamo più spesso, per cose stupide. Mamma, vedendomi triste, aveva scritto sul frigo: ’Sorridi e non darti colpe che non hai’. Ironia della sorte..."