Longastrino (Ra-Fe) 9 aprile 2025 – “Ho già parlato con i giornalisti ieri sera (martedì, ndr) e non ho altro da aggiungere. Posso solo ribadire che mio nipote era il ragazzo più bravo del mondo. Una persona sempre pronta a farsi in quattro”. E sulla tragedia: “Siamo fermi al punto di partenza, e saremo fermi finché le indagini lì non saranno finite”. Non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni questa mattina Giovanni Coatti, zio di Alessandro, il biologo molecolare di 38 anni trovato morto in Colombia.
La famiglia del ricercatore, madre e padre, è chiusa nel silenzio e nel dolore nella casa di Longastrino, nel Ravennate. Lo zio non li sente da ieri, “non hanno nulla da dire”, sconvolti per quanto accaduto. Alessandro non tornava spesso “a casa”, aveva una carriera internazionale avviata, ma era atteso probabilmente per Pasqua.
Sulla raccapricciante vicenda è intervenuto anche il sindaco di Alfonsine, Riccardo Graziani: “La notizia della morte del nostro concittadino Alessandro Coatti durante un viaggio in Colombia lascia attoniti e senza parole. Esprimiamo la vicinanza dell'Amministrazione comunale alla sua famiglia e alla Comunità di Longastrino: con l'auspicio venga fatta chiarezza su un delitto tanto efferato”.
Coatti forse ucciso da gruppi paramilitari
Alessandro è stato ucciso in Colombia. Testa e braccia sono state trovate in una valigia nelle vicinanze dello stadio della cittadina di Santa Marta. Altri resti del corpo nelle acque torbide del fiume Manzanares.
Coatti potrebbe essere stato ucciso da gruppi paramilitari del posto: lo ritengono alcuni esperti basandosi sulle caratteristiche dell'omicidio, che resta ancora un mistero per gli inquirenti. “Chi ammazza in questo modo nella regione sono quelli del Clan del Golfo e le Autodefensas Conquistadores de la Sierra”, ha detto al Tiempo l'esperto di conflitti territoriali, Lerber Dimas. “Esiste un chiaro schema ricorrente in questi crimini: corpi torturati, smembrati, infilati in sacchi della spazzatura o di caffè e abbandonati sulle strade rurali”, ha affermato a sua volta la specialista in diritti umani, Norma Vera Salazar, secondo cui “questi tipi di omicidi vengono utilizzati dai gruppi di autodifesa per inviare messaggi di allerta, incutere paura e marcare il territorio”. Quello che è certo - hanno precisato alcune fonti che seguono il caso da vicino - è che "non ci sono elementi che colleghino Coatti al traffico di droga o ad attività criminali organizzate”.

Chi era Alessandro
Nativo di Portomaggiore in provincia di Ferrara, Alessandro Coatti aveva studiato ad Argenta e risiedeva nella parte alfonsinese di Longastrino (l’altra ricade nel territorio comunale di Argenta). Quindici anni fa, alla ‘Normale’ di Pisa, conseguì la laurea in Neurobiologia Molecolare con il massimo dei voti, e con un Master al University College London (Ucl). Fino alla fine del 2024 aveva fatto parte dell’organizzazione britannica ‘Royal Society of Biology’ che, come si legge nel proprio sito, si è detta “sconvolta dall’annuncio della morte dell’ex collega”.