Morti nell’alluvione a Ravenna, salgono a 7 le vittime: per una si indaga per omicidio colposo

Coppia di Russi stava recuperando un elettrodomestico Le altre a Sant’Agata e Castel Bolognese, due da identificare

Ravenna, 19 maggio 2023 – Diverse le età, i percorsi di vita, le città di residenza, i lavori, gli affetti e i desideri. Non si conoscevano nemmeno tra di loro. Ad accumunarli, lo stesso destino: l’alluvione e la morte. Sono finora sette le vittime accertate – perlopiù tra Castel Bolognese, Sant’Agata e Russi, di cui due non ancora identificate – delle inondazioni che hanno flagellato il territorio ravennate. Poi stamattina a Faenza è stato trovato nel fango il corpo senza vita di un uomo di 84 anni.

Nel comune russiano, tra le frazioni di Chiesuola e Pezzolo, nella tarda mattinata di ieri sono stati recuperati altri due corpi. Sono quelli di marito e moglie: il 73enne Delio Foschini e la 71enne Dorotea Dalle Fabbriche. Sono stati trovati dai soccorritori l’uno accanto all’altra nella loro abitazione di via Chiesuola.

La raccolta fondi del gruppo Monrif

Le persone anziane sono state le principali vittime di questa tragedia (foto Tedioli)
Le persone anziane sono state le principali vittime di questa tragedia (foto Tedioli)

Secondo le ipotesi finora formulate, i due, che mercoledì al momento dell’arrivo dell’acqua si trovavano su un piano rialzato, potrebbero avere deciso di scendere fino al piano terra per tentare di mettere al sicuro un grosso elettrodomestico – presumibilmente un frigorifero o un congelatore – o semplicemente per spostarlo. Di fatto sarebbero rimasti incastrati sotto a ciò che stavano maneggiando proprio al momento dell’arrivo dell’inondazione, anche se a priori non si può escludere l’effetto di una folgorazione amplificato dalla presenza di acqua. Andrea, il figlio della coppia, già da mercoledì attraverso i social aveva lamentato il fatto di non riuscire più a mettersi in contatto con i suoi genitori. Drammatica la sequenza di messaggi: “Noi abbiamo genitori isolati, il loro cellulare squilla dalle 19, ma non rispondono – vi si legge –. Chiesto intervento (…) ma sono passate quasi 3 ore. Spero che con le prime luci facciano un giro”. Il Comune di Russi risponde a stretto giro: “(…) i vigili del Fuoco sono gli unici autorizzati ad intervenire in sicurezza. Hanno un primo piano? Cercate di stare tranquilli, anche se capisco sia tutto fuorché facile. L’acqua qui sta facendo grandi danni ma almeno non è molto alta”. Anche altri utenti si preoccupano per la sorte dei due. C’è chi chiede informazioni chi invece confida in un banale contrattempo domestico: “Speriamo abbiano dimenticato al piano terra il cellulare e loro siano al primo piano”, scrive uno del gruppo. Ma la preoccupazione nel figlio resta alta e racconta di ciò che un po’ tutti in queste ore abbiamo fatto con i nostri genitori: “Ci siamo raccomandati andassero al primo piano in sicurezza, speriamo non abbiano fatto azioni sconsiderate per salvare il bestiame (…). Il cellulare di mia mamma squilla senza risposte”.

E ieri mattina allora un familiare, anche lui agricoltore, ha cercato di raggiungere l’abitazione dei due con un trattore rimanendo tuttavia infossato causa allagamenti. Nonostante ciò, poco dopo i coniugi sono stati individuati senza sensi. Sul posto sono intervenuti vigili del Fuoco, 118 e carabinieri della locale Stazione: ma per marito e moglie non c’era ormai più nulla da fare.

Anche Sant’Agata sul Santerno ha pagato un eguale pesante tributo all’alluvione: pure qui le vittime sono state due. La prima – una donna – non è stata ancora identificata: voci di paese la inquadrano come una ultranovantenne con difficoltà di deambulazione che viveva al primo piano. L’altro morto è Giovanni Sella di 89 anni, pure lui con problemi di deambulazione: era allettato e si trovava in una tavernetta all’arrivo delle acque. La moglie, dopo avere cercato invano di aiutarlo, anche grazie all’intervento dei vigili del fuoco è riuscita a mettersi in salvo attraverso una finestra. Niente da fare invece per l’89enne, recuperato ormai senza vita nella sua stanza.

Pure Giamberto Pavani, 75 anni originario di Ferrara, che abitava da solo a Castel Bolognese è stato trovato senza vita nella sua abitazione: l’uomo aveva deciso di restare dentro nonostante l’arrivo dell’esondazione. I soccorritori intervenuti sul posto, lo hanno notato galleggiare a pelo dell’acqua. Il sesto deceduto è stato recuperato nel Lughese e non è stato ancora identificato: potrebbe trattarsi di un ultrasettantenne di origine magrebina. Al bilancio già pesante, si deve aggiungere la segnalazione su un disperso a Boncellino. Si è invece risolta positivamente la vicenda legata alla persona segnalata nei giorni scorsi all’interno di una vettura semisommersa dalle acque nelle campagne tra Castel Bolognese e Solarolo: i soccorritori sono riusciti a raggiungere l’auto ieri mattina scoprendo che chi era al suo interno, era riuscito ad allontanarsi in tempo.

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Tutte le segnalazioni sui morti, come di prassi, hanno raggiunto la procura. Il Pm di turno Angela Scorza, come accade in questi casi, aprirà un fascicolo conoscitivo (cioè senza ipotesi di reato, il cosiddetto modello 45). Unica eccezione potrebbe arrivare dal decesso del 75enne: in questo caso alcuni vicini a caldo hanno lamentato di avere più volte chiamato per ricevere aiuti perché preoccupati per le sorti dell’uomo, senza tuttavia ottenere risposta. Ciò farà si che, come atto dovuto, venga aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo proprio per spazzare via ogni dubbio sugli ultimi minuti di vita dell’uomo inghiottito dalle acque.