Ravenna, 17 novembre 2023 – Stefano Poletti, il 59enne morto in un incidente al Polo chimico mercoledì mattina, sarebbe dovuto andare in pensione nei prossimi mesi. "Probabilmente all’inizio del prossimo anno" assicura il cugino Ettore Perazzini. "Aveva sempre vissuto a San Bartolo – continua – e qui lo conoscevano tutti. La sua era una famiglia storica di questo posto, hanno sempre abitato qui". A San Bartolo viveva con la moglie, era una persona tranquilla, che si dedicava al lavoro e alle sue passioni.
"Era un bravo operatore – assicura Perazzini – sia dal punto di vista della capacità che per la lunga esperienza. E aveva una grande passione, la pesca di fiume e lago. Appena riusciva a ritagliarsi un po’ di tempo andava a pescare. In casa si era costruito anche una piccola officina, una sorta di laboratorio, dove faceva piccoli lavoretti per passare il tempo. Aveva manualità e si divertiva".
Poletti è stato travolto da un collega in manovra in un cantiere all’interno del Petrolchimico ed è morto sul colpo. Erano circa le 11.30 del mattino , entrambi, a diversi metri di distanza, erano su un’area di proprietà della Ravenna Servizi Industriali, committente di un appalto assegnato all’Acmar e subappaltato alle ditte dei due operai. Poletti era dipendente della Raccagni srl, associata alla Consar; mentre il collega lavora per un’altra impresa.
I due uomini erano impegnati a spianare il terreno per fare spazio a edifici funzionali alle ditte in appalto che operano nel complesso del petrolchimico e fanno manutenzione. Sembra che Poletti a un certo punto sia sceso dal mezzo in cui si trovava e si sia diretto a piedi verso il collega, per finire poi travolto dall’altro in retromarcia. A lanciare l’allarme è stato lo stesso operaio che involontariamente ha travolto il collega 59enne.
Sull’incidente è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Al termine degli accertamenti tecnici, che stanno effettuando in questi giorni i tecnici della Medicina del lavoro dell’Ausl, intervenuti sul luogo dell’incidente assieme agli operatori del 118 e alla polizia, si decideranno eventuali iscrizioni nel registro degli indagati.
Non è stato necessario effettuare l’autopsia e ieri la famiglia è stata chiamata per il riconoscimento. Ancora non è stata decisa la data dei funerali.
a. cor.