
I sindacati chiedono anche l’impiego di figure specifiche nelle aziende agricole. Il sindaco di Sant’Agata sul Santerno, Sabadini: "Non si può morire di lavoro".
Ha destato profondo sgomento la scomparsa,di Lutfi Ferhati, il 57enne originario dell’Albania e residente a Lugo, morto sotto un muletto che stava manovrando. L’uomo, sposato e con due figli, da diversi anni era uno stimato dipendente di un’azienda agricola di via Lunga Nuova, alle porte della frazione lughese di Ascensione. Alla luce di una prima ricostruzione, lunedì pomeriggio l’uomo era impegnato, assieme a un collega anch’egli dipendente della stessa azienda, nella posa di un’idrovora per attingere acqua dal vicino fiume Santerno, per poi pomparla per l’irrigazione dei terreni circostanti. Entrambi gli operai erano saliti sul muletto quando, giunti in cima all’argine del corso d’acqua, il mezzo agricolo si è improvvisamente rovesciato non lasciando purtroppo scampo al 57enne. Il pur tempestivo intervento dei mezzi di soccorso (118 e vigili del fuoco sia da Lugo che da Ravenna con l’autogru) non ha sortito gli effetti sperati e il medico del mezzo avanzato di soccorso non ha potuto far altro che constatare il decesso del 57enne. Spetterà ai carabinieri della Compagnia di Lugo (presenti sul posto con due pattuglie) e al personale della Medicina del Lavoro dell’Ausl Romagna fare piena luce sulla dinamica dell’accaduto.
Intanto sul tragico episodio intervengono Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil della provincia di Ravenna che, dopo aver espresso "profondo cordoglio alla famiglia e ai colleghi della vittima", sottolineano che "la sicurezza di lavoratrici e lavoratori deve essere sempre una priorità assoluta e i sindacati condannano fermamente ogni forma di negligenza e di mancanza di formazione e di rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro". Proprio per questo motivo – commentano Roberto Cangini, Laura Mazzesi e Alessandro Mazza, rispettivamente di Fai, Flai e Uila – "crediamo diventi determinante l’avvio dell’attività dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali (Rlst) nel comparto agricolo. La figura è fortemente voluta e sostenuta dai sindacati, per garantire una presenza costante sul territorio in grado di supportare, vigilare e stimolare l’adozione di tutte le misure preventive necessarie a tutela della salute e della sicurezza. Inoltre, la presenza degli Rlst è utile affinchè siano rafforzate le misure di prevenzione e controllo per evitare che tragedie simili si ripetano. Rinnoviamo il nostro appello alle istituzioni, alle aziende e a tutti gli attori coinvolti, unendoci alla richiesta delle confederazioni provinciali di Cgil, Cisl e Uil alla Prefettura di convocazione urgente del Tavolo del patto territoriale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si sottolinea la necessità di procedere con l’aggiornamento del protocollo appalti privati, affinché si individuino soluzioni e misure necessarie per garantire ambienti di lavoro sicuri e dignitosi per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore agricolo".
In una nota il senatore e coordinatore regionale pentastellato Marco Croatti, il coordinatore regionale M5S Gabriele Lanzi e il coordinatore provinciale Massimo Bosi osservano che "questo ennesimo dramma ci lascia sgomenti e pone l’attenzione su una piaga intollerabile del nostro sistema produttivo: si continua a morire di lavoro. È inaccettabile che nel 2025 si perda ancora la vita durante l’attività lavorativa per mancanza di misure di sicurezza adeguate. Chiediamo con forza che vengano accertate tutte le responsabilità e che si rafforzino i controlli nei cantieri e nei luoghi di lavoro, perché la tutela della vita umana venga prima di ogni logica produttiva. Servono investimenti, formazione continua, e una cultura della sicurezza che coinvolga imprese, istituzioni e lavoratori. La sicurezza sul lavoro non è un’opzione: è un diritto inalienabile".
A dedicare un pensiero a Ferhati ieri è stato anche il sindaco di Sant’Agata sul Santerno, Riccardo Sabadini che sul proprio profilo Facebook ha scritto: "Non si può morire di lavoro, non si può uscire la mattina di casa e non farvi più ritorno. Dobbiamo tutti fermarci e riflettere perché questa tematica sta diventando sempre più urgente, come testimoniato dai numeri dei morti sul lavoro che abbiamo ricordato in occasione del 1° maggio. In questo momento di grande tristezza e dolore, l’abbraccio più grande di tutta l’Amministrazione comunale va alla moglie e ai due figli, cui desideriamo porgere le nostre più sentite condoglianze".
l.s.