Mostra e incontro per don Melandri

A 50 anni dalla morte, la comunità ricorda l’amato arciprete

Villanova di Bagnacavallo ricorda, a 50 anni dalla scomparsa, don Giovanni Melandri che dal 1936 al 1972 ha ricoperto il ruolo di Arciprete della comunità. Per farlo, la parrocchia ha allestito una mostra nella chiesa di Villanova e stasera dalle 20.30, nella sala del Palazzone di piazza Tre Martiri, gli tributerà una serata il prof Gina Luigi Melandri.

La data non è stata scelta a caso. Il tributo a don Melandri sarà reso in una giornata particolare che si intreccia con la popolarità di cui ancora oggi gode all’interno della comunità di Villanova. Nel 1944 infatti, in quella stessa giornata, vennero impiccati dai nazifascisti, tre innocenti. Don Melandri cercò di impedirne l’esecuzione ma ogni suo tentativo fu vanificato. Per la sua strenua difesa, il Comune di Bagnacavallo gli assegnò nel 1967 una medaglia d’oro al valore civile. In quella esecuzione perse la vita anche Fausto Fantoni, padre di Rosalia ed Elisa.

Rosalia Fantoni, recentemente scomparsa, ha tenuto sempre viva, oltre che la memoria di quell’episodio, anche la gratitudine di Villanova nei confronti dei soldati canadesi che liberarono il paese pochi giorni dopo la tragedia, il 10 dicembre 1944. Grazie al lavoro di Rosalia, anche quest’anno, l’11 dicembre si svolgerà al cimitero del Commonwealth di Villanova il Remembrance day con l’accensione di 112 candeline, una per ogni soldato canadese sepolto. La mostra allestita in onore di don Giovanni Melandri, ripercorre le tappe più salienti del sacerdozio trascorso a Villanova a iniziare dalla risistemazione della chiesa, decisa appena arrivato, nel 1936.

m.s.