LUIGI SCARDOVI
Cronaca

Motonave Berkan B a Ravenna, riparte un nuovo processo: ecco perché

Dopo l’annullamento della sentenza di condanna per inquinamento si è tenuta la prima udienza: sette anni fa la nave, attraccata su una banchina pubblica per essere demolita, si spezzò per gravi errori nelle operazioni di smantellamento

Presidio Italia Nostra (sez. Ravenna) sul caso Berkan B

Presidio Italia Nostra (sez. Ravenna) sul caso Berkan B

Ravenna, 11 settembre 2024 - In seguito all'annullamento, da parte della Suprema Corte di Cassazione, della sentenza di condanna per inquinamento a carico del presidente di Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, con richiesta di rinvio a un nuovo giudice, si è tenuta oggi la prima udienza sul caso della motonave Berkan B

Come osserva, in una nota, la sezione di Ravenna dell’associazione ambientalista ‘Italia Nostra’, il giudizio di rinvio verterà sulla contestazione originaria di inquinamento ambientale; sulla sentenza del 10 ottobre 2022 la Cassazione aveva eccepito alcuni difetti di motivazione, inerenti il tipo di carburante proveniente dai serbatoi non bonificati della Berkan B e sversato nelle acque del porto di Ravenna, insieme alla questione se la condizione della stessa Berkan fosse di natante o relitto. 

Dunque, si riapre un nuovo procedimento dopo sette anni da quando la nave, attraccata su una banchina pubblica concessionata dall’Autorità Portuale per essere demolita da un privato e poi abbandonata al suo destino, si spezzo' per gravi errori nelle operazioni di smantellamento. Le difese hanno preannunciato di eccepire la legittimazione delle parti civili ad intervenire nel processo; parti che sono, lo ricordiamo, Anpana, Italia Nostra, Legambiente Emilia-Romagna, Nogez, Oipa e WWF Emilia-Romagna, difese dagli avvocati Cristina Guasti e Matteo Ceruti del Foro di Rovigo, Francesco Paolo Colliva e Anna Vio del Foro di Bologna e Mauro Faccani del Foro di Ravenna.

Sulla legittimazione delle parti civili, già ammesse nelle fasi precedenti del processo che, lo ricordiamo, è partito proprio da due denunce di Italia Nostra, il giudice si esprimerà nella prossima udienza, fissata per il prossimo 27 novembre”.