Ravenna, 11 settembre 2024 - In seguito all'annullamento, da parte della Suprema Corte di Cassazione, della sentenza di condanna per inquinamento a carico del presidente di Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, con richiesta di rinvio a un nuovo giudice, si è tenuta oggi la prima udienza sul caso della motonave Berkan B.
Come osserva, in una nota, la sezione di Ravenna dell’associazione ambientalista ‘Italia Nostra’, il giudizio di rinvio verterà sulla contestazione originaria di inquinamento ambientale; sulla sentenza del 10 ottobre 2022 la Cassazione aveva eccepito alcuni difetti di motivazione, inerenti il tipo di carburante proveniente dai serbatoi non bonificati della Berkan B e sversato nelle acque del porto di Ravenna, insieme alla questione se la condizione della stessa Berkan fosse di natante o relitto.
Dunque, si riapre un nuovo procedimento dopo sette anni da quando la nave, attraccata su una banchina pubblica concessionata dall’Autorità Portuale per essere demolita da un privato e poi abbandonata al suo destino, si spezzo' per gravi errori nelle operazioni di smantellamento. Le difese hanno preannunciato di eccepire la legittimazione delle parti civili ad intervenire nel processo; parti che sono, lo ricordiamo, Anpana, Italia Nostra, Legambiente Emilia-Romagna, Nogez, Oipa e WWF Emilia-Romagna, difese dagli avvocati Cristina Guasti e Matteo Ceruti del Foro di Rovigo, Francesco Paolo Colliva e Anna Vio del Foro di Bologna e Mauro Faccani del Foro di Ravenna.
Sulla legittimazione delle parti civili, già ammesse nelle fasi precedenti del processo che, lo ricordiamo, è partito proprio da due denunce di Italia Nostra, il giudice si esprimerà nella prossima udienza, fissata per il prossimo 27 novembre”.