"Motor Arena, ok per aziende Ma negozi diversificati"

Le reazioni delle associazioni: "Il progetto può essere un buon traino anche per le imprese meno conosciute del tessuto industriale locale"

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Il progetto Motor Arena presenta elementi convincenti in tema di turismo a Faenza. Soprattutto per la partecipazione di Gresini, Alpha Tauri e Minardi. Nello specifico l’intesa pubblico-privata suggellata in settimana da Comune, Gresini, Alpha Tauri e Minardi delineerà i contenuti da inserirsi all’interno dei duemila metri quadri destinati alla Motor Arena all’interno del nuovo centro commerciale risorto sulle ‘Perle’.

"Ho ricevuto messaggi positivi in merito – ha detto il vicesindaco manfredo Andrea Fabbri –. E’ uno scenario nuovo e un’opportunità che cambierà lo shopping park di prossima realizzazione". Un tema, quello relativo al nuovo centro commerciale Faenza, anche legato al centro storico. In commissione consiliare per esempio l’ex leghista Gabriele Padovani aveva chiesto numi sul finanziamento pubblico da destinarsi al progetto. Fuori da Palazzo Manfredi invece si sono susseguiti interrogativi in materia di commercio e pubblici esercizi.

"Si lavora per creare meno problemi al centro storico – ha detto Fabbri –, e incidere sulla commercializzazione con target diversi. I soggetti ora avvieranno una progettazione su ciò che andrà inserito dentro la Motor Arena in tema tecnologico e c’è da progettare concretamente. L’obiettivo entro l’autunno di avere il progetto definitivo sul compito metrico e un business plan dettagliato. Successivamente si vedrà con quali risorse realizzarlo".

Globalmente in città la novità è stata accolta favorevolmente sebbene, come ha confermato il vicesindaco, il progetto sia allo stadio embrionale.

"Da un problema che interessa quella zona viene fuori un progetto che mette insieme eccellenze motoristiche – ha chiarito Alberto Mazzoni di Cna –. Le città che hanno team motoristici di primo livello come Faenza sono molto poche e questo progetto chiaramente può essere un buon traino anche per le aziende meno conosciute del tessuto industriale locale, le quali giocano un ruolo altrettanto fondamentale. Un’ottima cosa dunque, che speriamo veda presto la luce. L’auspicio è che possa veramente trainare molti più turisti a Faenza".

Dello stesso avviso anche Confesercenti: "Ci sono elementi positivi in questa collaborazione pubblico-privata. In particolare i soggetti privati hanno così un’interazione col territorio più fattiva – ha commentato Chiara Venturi –. Vediamo una grande potenzialità in questo progetto anche se ci preoccupa lo spazio di soli 2000 metri quadrati su 20mila. Ci avevano parlato inoltre di spazi dedicati a cultura e famiglia. Per lo Shopping Park non ci aspettiamo il classico outlet e l’ad di Faenza Erre (Juan Pablo Marin, nda) ce lo ha sempre raccontato come un progetto innovativo. Staremo a vedere".

Damiano Ventura