
Il vocalist Riccardo Monti
La nuova ordinanza contro la malamovida a Milano Marittima, in vigore dalle scorse ore e fino al 31 agosto, fa già discutere. Tra le misure vieta "di utilizzare i vocalist, salvo per i locali aventi la licenza di pubblico spettacolo, i quali sono soggetti a specifica normativa di riferimento". E il vocalist Riccardo Monti non ci sta: "Fare il vocalist è la mia attività principale. Con questa ordinanza del comune di Cervia da oggi non potrò fare il mestiere che svolgo da 19 anni. Da oggi i vocalist non possono più lavare se non, ad esempio, in discoteca". Monti aggiunge che "è una grande fetta di indotto per il mio lavoro. In inverno giro l’Italia e vado all’estero, ma la stagione la faccio qui. Anzi, la facevo: da giovedì hanno iniziato ad arrivare le disdette, lavori annullati. Io sono un lavoratore regolare, ho partita Iva e pago le tasse. Adesso avrò un grande danno economico. Ma non solo. Mi sto sentendo in queste ore con colleghi di tutta Italia. È sbagliato a priori associare il lavoro dei vocalist con reati e delinquenza. Con questa ordinanza è come se si dicesse: ’Togliamo i vocalist e il problema sparisce. Non ci saranno più risse, furti e violenza’. Questo è un messaggio sbagliato che crea un danno di immagine a tutta la nostra categoria che, tra l’altro, è debole. Non abbiamo un sindacato e nessuno che ci tuteli. Non va colpita una categoria".
Il vocalist poi aggiunge, in merito alla situazione della località: "Il problema di Milano Marittima sono i cosiddetti ’maranza’ (gruppi di ragazzini con atteggiamenti spavaldi, ndr), non i vocalist. Il nostro mestiere è quello di coinvolgere le persone, di farle sentire a casa, e andiamo anche in tour in cui ci facciamo promotori della località, sempre con il rispetto delle regole di buon comportamento. Io noto che, con questa ordinanza, è stata presa di mira una categoria debolissima come la mia per evitare di risolvere il problema dei cosiddetti ’maranza’. Il loro modo di divertirsi è completamente diverso e quella bolla lì va colpita. Ma la soluzione non è prendersela con il vocalist".
In merito, Monti aggiunge che "Non abbiamo parlato con l’amministrazione comunale, nessuno ci ha coinvolto. Adesso che hanno tolto i vocalist dovrebbe essere tutto a posto in tema di sicurezza, no? Vedremo se sono i vocalist il male. Se serve si manifesterà e ho già l’appoggio di altri vocalist che arriverebbero da tutta Italia. Il fulcro è che è sbagliato il discorso ’vocalist uguale a criminalità’. Io sono un professionista e mi sento screditato nella mia immagine. Se le cose non cambiano ci muoveremo in altro modo, anche manifestando. Questa è un’ingiustizia clamorosa".