Ravenna, "ecco la mucillagine. Ed è solo nei nostri lidi"

I rilievi del centro Daphne: "Non c'è più solo il problema delle macro alghe"

Ravenna, "ecco la mucillagine. Ed è solo nei nostri lidi"

Ravenna, "ecco la mucillagine. Ed è solo nei nostri lidi"

Ravenna, 7 agosto 2018 - Mare sorvegliato speciale sia dalla Capitaneria di porto che dal battello oceanografico Daphne. E le notizie che arrivano confermano una situazione preoccupante. Il battello oceanografico Daphne è uscito in ricognizione. «Non ci troviamo più di fronte soltanto al problema delle macro alghe ma abbiamo mucillagine» spiega Carla Rita Ferrari, responsabile della Daphne. «Purtroppo, nel pomeriggio, con l’aumento delle temperature le mucillagini salgono in superficie e sono ben visibili. C’è però un fenomeno anomalo, cioè la loro presenza è circoscritta ai lidi ravennati e va progressivamente calando fino a Cesenatico».

Secondo Ferrari non ci sono concause locali: «Siamo riusciti a individuare la microalga che produce questo materiale ma non è stato ancora accertato cosa scateni questo fenomeno. Si può solo sperare in una mareggiata». Una delle spiegazioni può essere legata al fatto che due grandi fiumi come il Po e il Reno scaricano quintali di acqua dolce in mare, accumulata anche grazie alle piogge recenti al nord. Le correnti spingono poi quest’acqua verso sud favorendo i fastidiosi fenomeni.  «È un caso certamente da studiare – spiega Ferrari – anche perchè a nord e sud dei lidi ravennati l’acqua è limpida. Continueremo a tenere monitorata la condizione del mare, aspettando una mareggiata che faccia davvero respirare questo tratto di Adriatico dove l’acqua è veramente molto calda in superficie come sul fondo».

Anche la Capitaneria di porto è stata impegnata per la verifica di una lunga macchia scura al largo. E’ accaduto nel week end, quando gli uomini della Capitaneria sono stati impegnati in numerosi servizi di salvataggio di bagnanti o velisti in difficoltà. Una motovedetta è uscita per verificare una segnalazione. 

«Al largo di Lido di Savio – spiega la Capitaneria – durante un’attività di ricognizione per un presunto inquinamento, sono stati effettuati dei campionamenti di una macchia di colore scuro la cui origine è probabilmente da ricondurre a un fenomeno di proliferazione algale. I campioni prelevati sono successivamente stati consegnati all’Arpa per le analisi di rito».

l. t.