Multati per il filo spinato Ravenna, il Comune. "Incontro con le famiglie"

Il vice sindaco con delega alla polizia municipale, Eugenio Fusignani apre: "Troviamo una soluzione che rispetti la legge"

Le famiglie multate mostrano il filo spinato

Le famiglie multate mostrano il filo spinato

Ravenna, 26 agosto 2019 - «Chiederò un incontro alle famiglie del Borgo San Biagio che subiscono continuamente furti in casa e che sono dovuti ricorrere al filo spinato, salvo poi essere sanzionati. Hanno ricevuto un verbale che contesta loro l’utilizzo, appunto, del filo spinato. Parliamone. Nessuno può andare contro la legge, ma confrontandoci possono emergere soluzioni ai problemi di sicurezza personale».

Così il vice sindaco con delega alla polizia municipale, Eugenio Fusignani, commenta la situazione dei ‘blindati in casa’ per difendersi dai ladri nel Borgo San Biagio. Almeno una decina di famiglie ha alzato le recinzioni interne tra i diversi giardini e posizionato sopra del filo spinato, per evitare che i malviventi possano spostarsi da un‘area verde all’altra, entrando poi nelle varie abitazioni. Queste stesse famiglie hanno speso in media dai 9 ai 15mila euro per sistemi di protezione: telecamere, fari, allarmi interni.

Nel mirino il filo spinato posto a sommità delle recinzioni. La polizia locale richiama l’articolo 3 del Regolamento urbanistico edilizio (Rue). In sintesi la polizia municipale spiega che il filo spinato, al pari dei cavi elettrici, non può essere utilizzato sulle recinzioni. Le famiglie interpretano la norma come divieto posto solo per le recinzioni che si affacciano sulla strada e citano l’ultimo capoverso dell’articolo 4 del Rue, laddove si legge che «le recinzioni interne a delimitazione di confini laterali non sono soggette ad alcuna limitazione ad eccezione della parte più prossima alla sede stradale». «Ma qui siamo proprio in una sorta di corte interna – spiegano Sandro Vasina e Emilio Addante - che nulla ha a che fare con la strada di passaggio».

«Quello che è diventato legge come decreto Minniti, dal nome del precedente ministro dell’interno – aggiunge Fusignani - prevede incentivi per coloro che installano telecamere per proteggersi dai malviventi, se questi strumenti sono collegati con una centrale operativa, svolgendo così anche una funzione pubblica. Quello che deve essere chiaro, al di là di questi verbali, è che l’amministrazione comunale ha al primo posto il tema della sicurezza. Per questo un incontro può servire per stabilire un cammino comune».

Nei prossimi giorni uscirà il bando per l’acquisto di 120 telecamere per video sorveglianza che saranno installate in centro storico, mentre il prossimo anno toccherà al forese e ai lidi. «Inoltre, la pianta organica dei vigili urbani è ora a quota 205 agenti e in settembre ci sarà un concorso per altri 15», conclude Fusignani.

l. t.